Si è svolto presso l’assessorato regionale dell’Istruzione e formazione professionale, alla presenza dell’assessore Roberto Lagalla e dei suoi uffici dirigenziali, un incontro dei presidenti degli Ersu siciliani.
Erano presenti i vertici, di recente nominati, degli enti di Palermo (Giuseppe Di Miceli), Enna (Livio Cardaci) e Messina (Pierangelo Grimaudo), nonchè il direttore della sede di Catania (Valerio Caltagirone).
Nel corso della riunione, si è convenuto sulla opportunità di adottare comuni e coordinate politiche a tutela del diritto allo studio, con l’obiettivo di elevare il livello dei servizi e delle prestazioni in favore degli studenti di università, accademie e conservatori musicali della Sicilia.
In particolare, il dibattito si è focalizzato sulle possibili iniziative da attuare, a breve, medio e lungo termine, in materia di residenzialità universitaria, per garantire più ampia disponibilità di posti letto e migliorare lo standard di efficienza delle prestazioni.
È stata, altresì, affrontata l’esigenza di adottare condivisi regolamenti di funzionamento degli enti e gestione del personale, anche alla luce della recente Legge di riforma del diritto allo studio che impone uniformità di servizi sull’intero territorio regionale.
Con specifico riferimento alle sedi di Palermo e Catania che, diversamente da Enna e Messina, non riescono a coprire l’intero fabbisogno di borse di studio destinate agli studenti risultati idonei in graduatoria, l’assessore ha sollecitato i presidenti a formulare, con i rispettivi consigli di amministrazione, sostenibili ipotesi per l’allargamento della platea dei beneficiari, partendo dalla razionalizzazione delle spese correnti, dalla fissazione di costi standard per l’acquisto di beni e servizi e dall’eventuale adozione dell’istituto del prestito d’onore, con l’intento di mettere maggiori risorse a disposizione degli studenti, ferma restando la confermata volontà del governo regionale di produrre ogni sforzo per il superamento delle residue difficoltà.
Infine, speciale attenzione è stata riservata ai programmi di edilizia residenziale, prendendo in considerazione tempi, modalità e risorse necessarie per realizzare opere di riqualificazione delle attuali residenze e di stabile incremento delle strutture ricettive, in considerazione della crescente domanda da parte degli studenti e delle richieste collegate alle esigenze di tutela dei giovani portatori di disabilità e di copertura delle iniziative di mobilità internazionale delle università siciliane.