Non sono state le pallottole della criminalità a fermarlo ma un lento e inesorabile male dovuto all’uranio impoverito. Lui è Daniele Nuzzi, il carabiniere che per anni ha vegliato sulla vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. È morto a 48 anni, era stato in missione di pace in Bosnia dove sarebbe venuto a contatto con la sostanze che lo avrebbero ucciso lentamente.
Tornato in Italia, si è affidato alle cure di un oncologo in grado di curare patologie derivanti da questo genere di “avvelenamento” ma non c’è stato niente da fare.
La sezione di Chiaravalle dell’Associazione nazionale carabinieri, lo ha commemorato con un post nella propria pagina Facebook: “Era stato un angelo a protezione di Ilaria Alpi a Mogadiscio in Somalia, a protezione del giudice Falcone e del giudice Borsellino a Palermo (…) buon viaggio Daniele, possa la terra esserti lieve”.
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