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Ustica Villaggio Letterario 2018: le anticipazioni sulla prossima edizione

giovedì 14 Dicembre 2017

Fervono i preparativi per la quarta edizione della manifestazione “Ustica Villaggio Letterario”, in programma dal 1° giugno al 1° settembre 2018, nella tradizionale cornice di Punta Spalmatore, a Ustica.

L’edizione 2018 conterà fra gli ideatori nomi di rilievo del panorama non solo scientifico ma anche culturale e ambientale, tra cui Franco Andaloro, noto biologo marino, dirigente ISPRA a capo del Dipartimento Uso Sostenibile delle risorse, responsabile della Sede Siciliana dell’Istituto, nel consiglio scientifico di Marevivo, Slowfish, Mareamico e WWF, di cui è anche Delegato per la Sicilia, nonché “Tridente d’oro 2017”; Anna Russolillo, event manager; la scrittrice Lucia Vincenti; l’attore Sergio Vespertino; il giornalista scientifico Francesco Foresta Martin, l’architetto Alessandra De Caro e Anna Paparone per la sezione moda.

Non ultimi Pippo Cappellano, “Tridente d’Oro” e cittadino onorario di Ustica dal 1983, giornalista, regista, autore di documentari e Istruttore PSS di cinematografia subacquea, e Marina Cappabianca, produttrice e regista di documentari naturalistici, scientifici e sociali per il mercato nazionale ed internazionale negli Stati Uniti, in Canada, America Latina, Vietnam, Africa e in gran parte dell’Europa.

A loro abbiamo chiesto qualche anticipazione sulle attività che si svolgeranno “sull’isola nera delle meraviglie“.

Il programma della rassegna è ancora in stato embrionale ma, intanto, ci hanno spigato le motivazioni per cui l’edizione 2018 verrà dedicata a Enzo Maiorca.

Conosco molto bene Ustica – dice affettuosamente Cappellanoe posso dire che la scelta di Enzo Maiorca come riferimento per l’anno prossimo ha una duplice valenza. Molti degli eventi avranno il “sapore dell’apnea”. Questo perché quando, proprio ad Ustica, Enzo stabilì il record mondiale dei 51 metri – (e ci tiene a sottolineare la sua presenza come soccorso sommozzatore all’impresa di Maiorca – ndr) – egli spazzò via il limite che la scienza stessa imponeva alla fisiologia umana; da quel momento in poi i limiti della profondità non fecero più cosi paura“.

Questo però non fu l’unico aspetto – continua Cappellano – che rese Maiorca uomo simbolo del mare: se gli anni ’70 furono quelli contraddistinti dai record, gli anni ’80 furono quelli in cui cominciò l’attività di salvaguardia e difesa dell’ambiente marino, lanciando i primi efficaci segnali. Fu da quelle prime mosse che la gente cominciò ad andare sott’acqua non solo per pescare“.

Ascoltando i racconti di Pippo e Marina si percepisce immediatamente la volontà di porre l’attenzione, principalmente, sull’importanza del mare, parte del pianeta che occupa più del 70% della superficie globale.

Il nostro obiettivo principale – ci dice Marina – è sensibilizzare gli utenti, portando alla ribalta l’importanza delle ricchezze ambientali che possediamo di cui, più o meno inconsapevolmente, sperperiamo le risorse. Dalle nostre abitudini quotidiane, forse non ci riflettiamo mai, dipende la vita del mare: sono i piccoli consumatori che possono fare la differenza nel prossimo futuro“.

In quest’ottica verranno organizzati una serie di incontri a tema insieme ad un piccolo viaggio cinematografico a tema marino “per comprendere meglio come è cambiata la nostra percezione dei problemi del mare: insomma vogliamo usare la telecamera per dare voce al mare“, dichiara Marina, proponendo le più interessanti produzioni contemporanee.

Il programma finale consterà di un corollario di persone che andranno a sostanziare il tessuto della manifestazione insieme all’importantissimo lavoro svolto dai diving coinvolti nelle attività. “Il loro ruolo – continua Marina – è fondamentale perché l’attività non solo dà risalto al loro lavoro ma permette il controllo sott’acqua dei reperti archeologici“. L’archeologia sottomarina, infatti, e l’attività ad essa connessa, ricordiamo che sono ben 21 i musei sottomarini già presenti in Sicilia, sono un eccezionale patrimonio culturale da scoprire e approfondire.

Un’altra piccola anticipazione a cui teniamo molto – ci dice Cappellano – sarà la riproposizione del record dei 51 metri; riporteremo lì delle attrezzature dell’epoca e insieme a Patrizia Maiorca porteremo avanti il percorso iniziato dal padre Enzo“. Conclude Marina: “Avrete capito che il tema del mare è vastissimo, di sicuro lavoreremo con l’obiettivo di onorare l’isola di Ustica“.

La manifestazione si avvale della collaborazione della Soprintendenza del Mare, del patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, dell’Assessorato Sport e Turismo della Regione Siciliana, del Laboratorio-Museo di Scienza  della terra di Ustica, del Centro studi e Documentazione di Ustica, del Museo di Arte Moderna e Contemporanea della Regione Siciliana e  della Federalberghi.

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