La campagna anti-Covid procede a gonfie vele con oltre 38 milioni di dosi effettuate, 13 milioni di immunizzati e la ‘spallata finale’ in corso grazie alle 20 milioni di dosi in arrivo nel corso di giugno.
Dalla metà di maggio il Paese si è assestato su una media di tre milioni e mezzo di somministrazioni settimanali con punte come quelle di venerdì e sabato scorsi di oltre 600 mila inoculazioni al giorno: si utilizza il 90 percento delle fiale distribuite, tutte le Regioni tengono il passo, l’83% degli over 80 è immunizzato e cominciano a lavorare, oltre alle farmacie, anche gli 840 punti vaccinali aziendali.
Audito in Commissione Bilancio, il commissario Francesco Paolo Figliuolo snocciola i dati di una partita contro il virus ancora da giocare, ma della quale si comincia a vedere la fine. Anche se “è probabile che rimarranno minime percentuali di irraggiungibili“, arriveremo a settembre con l’80% di italiani immunizzati, ribadisce il generale, che già guarda al futuro, con l’inizio della pianificazione per la terza dose del 2022 e la fine dell’emergenza.
“Il punto di svolta della campagna vaccinale è stato dare priorità ad anziani e fragili”, spiega, evidenziando ancora una volta quanto importante sia completare le vaccinazioni degli over 60. La “macchina poderosa” della campagna vaccinale “deve procedere e condurre contestualmente a un binario di ordinaria gestione delle attività in vista dei richiami”, dice Figliuolo, sottolineando l’importanza del progressivo ritorno alla normalità, nel percorso che porterà a una campagna che dovrà essere in futuro “governata dalle strutture preposte” del territorio e non più da hub. Su questa strada, conclude, “il passaggio graduale della struttura commissariale lo vedrei bene sulla protezione civile, ma questo lo dovrà decidere il governo. La protezione civile è un partner ideale per il passaggio di poteri dalla struttura commissariale”.