“Oggi abbiamo in giacenza circa 140mila dosi di Pfizer e circa 450 mila di Moderna che, usandolo per le dosi booster, quindi somministrandone la metà, equivalgono a 900 mila possibili somministrazioni. Il prossimo 15 dicembre è prevista una fornitura di ulteriori 130mila dosi di Pfizer, che saranno destinate prevalentemente per le seconde dosi Pfizer, per le farmacie e per i medici di medicina generale“. Lo dice Mario Minore, coordinatore della task force vaccini della Regione Siciliana.
Negli ultimi giorni non pochi utenti arrivati nei centri vaccinali per farsi inoculare la terza dose hanno rinunciato quando i sanitari hanno comunicato che il siero disponibile era il Moderna. La task force vaccinale della Regione ha redistribuito alle aziende, in maniera proporzionale il totale in giacenza di Pfizer assicurando, così, a tutte la possibilità di garantire prima di tutto le secondo dosi.
“L‘assessorato regionale ha invitato tutte le aziende sanitarie e ospedaliere a implementare l’utilizzo del vaccino Moderna, soprattutto in prima e terza dose – spiega Minore -. Va sottolineato per chiarezza che per la somministrazione delle cosiddette dosi booster non c’è alcuna controindicazione alla vaccinazione eterologa, ossia alla somministrazione di un vaccino diverso da quello inoculato per il completamento del ciclo vaccinale, come anche riportato nelle circolari del ministero della salute. Tra l’altro, il vaccino Moderna, somministrato a mezza dose, per le somministrazioni booster, contiene comunque anche una concentrazione maggiore di mRna rispetto alla dose Pfizer“.
“In considerazione del fatto che, in questa fase della campagna vaccinale, abbiamo una consistente scorta di vaccini Moderna, equivalente per tipologia al Pfizer, è corretto utilizzare, in prevalenza, questo prodotto e devo dire che la Sicilia con Moderna sta rispondendo efficacemente, tanto che il target indicato dalla struttura commissariale nazionale, che indica oltre 32 mila vaccini al giorno, viene rispettato quotidianamente“, conclude Minore.