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Vaccini, Razza: “Arriva Astrazeneca: andrà a forze dell’ordine, insegnanti e servizi essenziali” | VIDEO

lunedì 8 Febbraio 2021

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L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha commentato in una diretta su facebook trasmessa sul canale della Regione Siciliana la nuova fase di vaccinazione della popolazione over 80 contro il Covid-19.

“Superati i 40 mila cittadini con più di 80 anni che hanno potuto prenotare il proprio vaccino. Un risultato che fa ben sperare“. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, nel corso di una diretta Facebook. “Le forniture attuali ci consentono di potere fare 6 mila vaccini al giorno – ha detto – Siamo confidenti che nelle prossime settimane, dopo il mese di febbraio, possa aumentare la dotazione“. Sul portale sono state realizzate il 97% delle prenotazione realizzate fino ad oggi mentre il call center ha effettuato il 3% delle prenotazioni effettuate e realizzati.

Razza ha annunciato che da domani, come nelle altre regioni italiane, in Sicilia arriveranno le dosi di Astrazeneca, “che per ora è riservato a una popolazione di età inferiore ai 55 anni” e che in questa fase “vede principalmente diretta la vaccinazione ad alcune categorie più rappresentative: le persone che svolgono servizi essenziali, le forze dell’ordine, le Forze Armate, vigili urbani, gli insegnanti, per garantire la sicurezza dei ragazzi sicurezza all’interno della scuola, e ovviamente tutti quelli che svolgono servizi essenziali nella pubblica amministrazione, nella Protezione Civile, nell’ambito del volontariato“, inteso quest’ultimo rispetto a chi lo fa nello svolgimento di servizi essenziali.

Razza ha illustrato il lavoro di coordinamento che si farà con tutte le regioni, anche per evitare il fenomeno dei cosiddetti ‘furbetti’: “È stata convocata una riunione onde evitare il fenomeno degli errori di classificazione, che pure ci sono stati all’inizio, o anche qualche furbetto di troppo, che mentre noi correvamo ha fatto vergognare la Sicilia. Stiamo decidendo per questa fase di partire in maniera uguale in tutte le regioni italiane, con le stesse categorie“.

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