È riconosciuta alle farmacie una remunerazione pari ad euro 6,00 per l’atto professionale del singolo inoculo vaccinale. È demandato ad appositi accordi con le Regioni e le Province autonome il riconoscimento, a favore delle farmacie, di eventuali ulteriori oneri relativi alle funzioni organizzative, al rimborso dei dispositivi di protezione e dei materiali di consumo, e di eventuali incentivi per il raggiungimento dei target vaccinali stabiliti dalle Amministrazioni territoriali. Lo prevede l’Accordo quadro tra governo, regioni-province, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2.
L’accordo quadro firmato oggi dalle parti prevede, inoltre, che la quarantena precauzionale per i soggetti che sono venuti a contatto con casi conclamati di COVID-19 e la derivante sospensione del servizio o chiusura precauzionale dell’esercizio, “non si applica alle farmacie ove sono stati eseguiti i vaccini nei confronti di soggetti poi risultati positivi al COVID-19“.