GUARDA IL VIDEO IN ALTO
L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha presentato in conferenza stampa quella che sarà la prima fase del piano di vaccinazione anti-covid per quello che riguarda la Sicilia.
L’assessore ha spiegato l’ordine di priorità vaccinale e il numero di dosi previste: “Secondo la relazione del ministro della salute è individuato un ordine di priorità: la Fase 1 del primo trimestre 2021 vedrà coinvolti il personale sanitario, il personale e gli ospiti delle Rsa e i cittadini over 80. All’interno di questa prima fase vi saranno due sottodivisioni: si parte dal personale sanitario e dagli ospiti delle Rsa. La stima di target della Sicilia è di 141 mila unità che apparterranno a questa prima fase. Di 141mila dosi richieste vi sarà come per tutte le regioni, un’anticipazione del 90%, e sono 129 mila circa come pubblicato oggi dal commissario per l’emergenza.
Razza ha poi spiegato che la campagna partirà dagli ospedali con l’obiettivo di spegnere definitivamente ogni rischio di focolaio ospedaliero: “Si inizia dai 79.385 impiegati personale sanitario e si intende tutto il personale sanitario come tutti i lavoratori degli ospedali. L’obiettivo del governo, condiviso dalle regioni, è che il punto di partenza sia realizzare ospedali Covid-Free, in cui i lavoratori siano protetti dal rischio di infezione. I focolai nosocomiali sono stati un fenomeno che ha inciso profondamente”.
L’assessore ha poi fornito nel dettaglio le categorie che rientrano nella prima fase della vaccinazione: “Accanto ai presidi sanitari i presidi per anziani sia per quanto riguarda gli operatori che gli ospiti. 10463 personale operante, 21551 ospiti. Il totale degli operatori è 111.399. A questi si aggiungono gli 8600 operatori della sanità privata, il 3092 operatori del 118, per cui esprimo grande gratitudine, 4721 i medici di famiglia e i pediatri libera scelta, 1455 i loro collaboratori, 2956 operatori MCA e MET che operano in regime convenzionale con la regione. 4527 operatori assunti per la gestione dell’emergenza Covid, gli 800 studenti del corso di medicina generale, i 3534 specializzandi. Il totale arriva a 141084 che sono stati oggetto della richiesta accordata alla Regione. Abbiamo individuato 31 aree di stoccaggio vaccinale all’interno della regione e Aderiremo al bando della protezione civile per medici e infermieri per la vaccinazione: una necessità che si sarà più avanti quando sarà vaccinata la popolazione over 80 e quella individuata nei diversi target”.
L’assessore ha poi annunciato che a breve sarà pronta sul sito CoronavirusSicilia la sezione dedicata al personale sanitario per la richiesta di vaccinazione facendo appello agli operatori per la loro adesione: “Da oggi alle ore 18 sul sito coronavirus Sicilia una sezione operativa dedicata a tutto il personale sanitario siciliano. Chiediamo a tutti che aderiscano alla vaccinazione, il mio auspicio è che un numero più alto possibile di operatori vogliano sottoporsi al vaccino e ringrazio tutti quelli che vogliano farlo. Dal governo centrale, èd è una richiesta che condividiamo, è richiesto di sapere qual è il numero delle adesioni. Dobbiamo effettuare una raccolta di dati con una stima che sia il più aderente possibile. Faccio appello al personale sanitario siciliano, che è stato all’altezza di questa sfida, che quanto più sarà alta l’adesione della sanità siciliana, più forte sarà il messaggio che arriverà ai cittadini siciliani per l’adesione alla vaccinazione. Una bassa adesione trasmetterebbe preoccupazione alla comunità e il rischio concreto è quello di essere sottoposti ad una bassa vaccinazione”.
Razza si è soffermato sulla situazione legata ai rientri in vista delle festività: “Oggi siamo a quasi quota 39mila registrazioni al sito siciliacoronavirus.it, nei giorni scorsi avevamo chiesto a chi rientrava nell’Isola di registrarsi. L’estate scorsa in totale sono state 40 mila le adesioni – ha aggiunto – e ci fa pensare che il grado di adesione sia molto alto, così come alta è la spontanea presentazione nei drive in spersi in Sicilia”.
L’assessore ha infine parlato di quelle che sono le possibili decisioni in merito alle restrizioni per le festività di cui si sta parlando in queste ore: “Mi convince poco l’idea di un colore a giorni alterni, temo che pur essendo sostenibile dal punto di vista scientifico sia difficilmente spiegabile dal punto di vista logico e quello che non è spiegabile dal punto di vista logico diventa difficilmente accettabile dalla popolazione. Chiederemo, e sono convinto sia al centro della valutazione del governo – ha proseguito -, di evitare che si adottino soluzione che creino differenze tra diverse categorie produttive. Se io chiudo e quello accanto è aperto e credo che il rischio contatto sia analogo o forse inferiore è difficile spiegarlo”. “In questa fase – ha aggiunto Razza – i cittadini devono comprendere le decisioni. Se i cittadini comprendono il perché il governo prenda una iniziativa è probabile che l’accettano, ma se pensano che non sia sostenuta da solide basi scientifiche e che è nel loro interesse sarà più difficile farla accettare. Siamo usciti dalla fase in cui si cantava l’inno nazionale fuori dal balcone”.