Partirà dallo Spallanzani di Roma la campagna vaccinale per il vaiolo delle scimmie.
Lunedì l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive farà da apripista per la somministrazione del siero, seguito da Milano che in settimana avvierà la campagna.
Per il Veneto ed Emilia Romagna, le altre due regioni maggiormente colpite dai contagi, non è stata ancora fissata la data per l’inizio delle somministrazione.
LE CATEGORIE CHE POSSONO ACCEDERE
Per il Ministesro, visto che “Al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa. Tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi, le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra:
- personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus.
- persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano nei seguenti criteri di rischio:
- storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; e/o
- partecipazione a eventi di sesso di gruppo; e/o
- partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune;
- e/o recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno);
- e/o abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)”.
A Roma, rende noto la Regione Lazio, chi rientra tra le categorie elencate, i soggetti posono prenotarsi mandando una mail a vaccinomonkeypox@inmi.it, mentre in Lombardia, dove i casi riscontrati sono saliti a 269, è stata creata una task force di cui fa parte anche tre rappresentanti di associazioni attive nella lotta all’Aids, Milano Check Point, la sezione milanese di Lila e Asa.
IL VACCINO
Il vaccino del vaiolo per monkeypox prevede una prima dose e un richiamo da somministrare dopo un intervallo di 2-3 mesi.
Il Ministero ha stabilito la suddivisione delle dosi disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati: “Lombardia 2000; Lazio 1200; Emilia-Romagna 600; Veneto 400″. La prima tranche conta 5.300 dosi. Ne arriveranno altre per un totale di 16 mila”.
La circolare indica che “in attesa della successiva tranche di donazione (attualmente prevista per la seconda metà di agosto) sarà messa da subito a disposizione, per le regioni e PA che ne facciano richiesta, una quota di dosi (multipli di 20 fino a 60 dosi)“.
Una quota di vaccino resterà stoccata presso il Ministero della Salute, per eventuali emergenze. In previsione della successiva tranche saranno nuovamente stabiliti i criteri e il piano di distribuzione delle dosi ulteriormente disponibili, in accordo con le Regioni/PA.