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La nota

Variazioni per 408 milioni, per uffici Ars è un ddl atipico. Schifani: “Spetterà al Parlamento decidere”

venerdì 25 Ottobre 2024
Renato Schifani

Ammonta a 408,53 milioni di euro la manovra di variazioni del bilancio per il 2024 e a 207 mila euro per il biennio 2025-2026 trasmessa dal governo e all’esame delle commissioni parlamentari dell’Ars.

Gran parte delle variazioni proposte prevede interventi con effetti finanziari in termini di maggiori spese per 358,53 milioni per il 2024, pari a circa l’88% degli effetti complessivi del medesimo anno, mentre per una misura inferiore riguarda minori entrate per 50 milioni nel 2024, cioè pari a circa il 12% degli effetti finanziari del relativo anno. Nel 2024, solo il 22% delle coperture finanziarie deriva da minori spese, per un importo pari a 90,52 milioni di euro mentre il 78% deriva da maggiori entrate, cioè da fonti esterne al bilancio, per un importo pari a 318,01 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla Nota di lettura del Servizio di bilancio dell’Ars riguardo al disegno di legge di variazioni all’esame delle commissioni parlamentari.

Per quanto mi riguarda le priorità del mio governo sono il disegno di legge di variazioni del bilancio e la manovra finanziaria per il 2025“. Lo evidenzia conversando con l’ANSA il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. In merito agli altri ddl in discussione all’Ars – tra cui enti locali, urbanistica e voto diretto per le ex Province – il governatore Schifani chiarisce: “Rispetto le scelte del Parlamento regionale, piena facoltà di decidere. Non entro nel merito, ribadisco che per il governo sono prioritari i documenti economico-finanziari, oltre a ddl salva-casa che è stato deliberato dalla giunta e che recepisce le norme nazionali. Sulla elezione diretta dei presidenti delle Province non ho cambiato idea. Ho preso atto del precedente parere contrario dell’aula la quale comunque, nella sua sovranità, è libera di ripensarci“.

Gli uffici dell’Ars rilevano “che il disegno di legge introducendo anche nuove autorizzazioni di spesa, e in taluni casi anche norme ordinamentali“, quindi “non ha esclusivamente un contenuto tipico delle variazioni di bilancio, che di norma sono limitate alla formulazione delle grandezze finanziarie sulla base del vigente quadro normativo, senza apportare modifiche sostanziali all’ordinamento“. Per il 2024, sottolinea la Nota del Servizio di bilancio dell’Ars, “il 55% degli interventi riguarda l’incremento di spesa di natura corrente (223.562.380 di euro), seguita dalla quota, pari a circa il 28%, dedicata all’incremento delle spese in conto capitale (114.971.898 di euro)“. Rappresentano, infine, il 12% degli interventi le minori entrate che, nel caso specifico, sono segnatamente riduzioni di entrate di natura tributaria per 50 milioni di euro. Inoltre, “il 41% degli effetti finanziari riguarda il rifinanziamento o la riprogrammazione di autorizzazioni di spesa già presenti nell’ordinamento regionale o comunque relativi a capitolo di spesa già presenti nel bilancio (169.645.007 di euro per il 2024); mentre è pari a circa il 26% la quota di interventi dedicata a nuove autorizzazioni di spesa con istituzione di nuovi capitoli (per 108.688.700 di euro)“. Il resto degli interventi riguarda incrementi di capitoli di bilancio cosiddetti liberi (circa il 19% per 79.388.398 di euro) e le minori entrate.

Il Servizio bilancio dell’Ars osserva che “gran parte delle coperture individuate nel disegno di legge – circa il 78% del totale – deriva da maggiori entrate correnti di natura tributaria che, nel caso specifico, riguardano l’aggiornamento delle previsioni relative all’imposta sul valore aggiunto nell’ambito dei cosidetti tributi devoluti, per un importo complessivo pari a 317.995.894 di euro; una parte meno consistente, seppur rilevante, delle coperture – circa il 22% del totale – deriva dalla riduzione di spese correnti, per un importo complessivo pari a 90.522.079 di euro per il 2024“. Nell’ambito delle riduzioni delle spese correnti, la parte maggiore deriva dal definanziamento di precedenti autorizzazioni di spesa (circa il 12% del totale delle coperture per un importo complessivo pari a 52.043.450 di euro), mentre la parte restante deriva da riduzione di capitoli di bilancio – cosiddetti liberi – in special modo capitoli di funzionamento dell’amministrazione regionale (circa il 9% del totale delle coperture per un importo complessivo pari a 38.478.629). Oltre le maggiori entrate, “si evidenziano tra le coperture la riduzione dei contributi diretti a promuovere la stabilità dell’occupazione, in favore dei soggetti iscritti nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, dei professionisti e delle imprese aventi un’unità produttiva o che attivino una unità produttiva (per una riduzione pari a 50.000.000 di euro per il 2024) e la riduzione delle spese sugli stipendi ed altri assegni fissi da erogare al personale a tempo indeterminato, con qualifica diversa da quella dirigenziale, in servizio presso gli uffici dell’amministrazione regionale (per una riduzione pari a 20.474.236 di euro)”.

Sui 35 articoli del disegno di legge di variazioni del bilancio che vale 408 milioni di euro, il Servizio del bilancio dell’Ars, nella Nota di approfondimento del testo, concentra le maggiori osservazioni su 8 articoli: gli aiuti alle medie imprese, il sostegno alle aggregazioni aziendali (art.3), i contributi ai comuni titolari di infrastrutture ricadenti negli agglomerati industriali della Sicilia (art.5), il servizio di dissalazione delle isole minori (art.8), la Rete idrica di Caltanissetta (art.17), la promozione e salvaguardia eccellenze agroalimentari-Dop (art. 22), il prestito d’onore studenti universitari (art.24). il Fondo pensioni della Regione siciliana , (art.28), le variazioni al bilancio della Regione (art.34). Su queste norme nella relazione il Servizio bilancio dell’Ars ha chiesto chiarimenti e approfondimenti al governo.

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