Continua a tenere banco la vicenda legata al mondo degli operatori Asacom di Palermo. Proprio dal capoluogo siciliano è partita una lettera, sottoscritta dai membri dell’associazione Parlautismo, con cui è stato chiesto l’intervento del ministro Alessandra Locatelli al fine di approvare il progetto di legge mirato a stabilizzare le figure professionali degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione.
La protesta a Palermo
Un gruppo di lavoratori che, il 15 ottobre scorso, ha manifestato sotto la sede dell’assessorato alla Scuola di via Notarbartolo. Motivo del contendere è stata la richiesta, mossa agli assistenti all’autonomia e alla comunicazione da parte del Comune, di aprire la partita Iva per potere sottoscrivere i patti d’adesione. Tradotto, tasse da liberi professionisti su un fatturato orario deciso da Palazzo delle Aquile, ovvero di 15 euro lordi. I momenti di confronto non hanno portato a nulla se non alla consapevolezza, per diversi operatori, che trovare un’alternativa lavorativa nel mese di ottobre è estremamente complicato. Così, qualcuno ha deciso di scendere a compromessi. Altri hanno optato per un’altra strada.
All’Ars si prova a fare ordine
Un mondo complesso, composto da numerose sfaccettature ed esigenze, sul quale l’Assemblea Regionale Siciliana sta provando a fare un po’ di ordine attraverso la stesura di alcune linee guida. Il problema però resta la necessità di reperire risorse. Ad oggi è arrivata la notizia che il servizio ha copertura fino al mese di dicembre. Dopodiché si attende un intervento da parte del Governo Nazionale.
La lettera di Parlautismo al ministro Locatelli
Ed è proprio all’esecutivo romano che si è rivolta la fondatrice dell’associazione Parlautismo di Palermo Rosi Pennino. L’ex assessore comunale ha indirizzato una precisa richiesta al ministro Locatelli: farsi carico delle necessità degli assistenti Asacom e dei caregiver dei bambini diversabili, approvando la proposta di legge sulla stabilizzazione degli operatori di tutta Italia. Un testo rimasto nei cassetti del Parlamento dal lontano 2022.
“Il servizio Asacom non può più essere considerato un “tappa buchi “ alternato al sostegno ma un servizio specialistico le cui competenze servono ad un sostegno specifico, che spesso non si incontra nella formazione degli insegnanti di sostegno – dichiara Rosi Pennino -. Per queste ragioni Parlautismo, che ha già rivolto un appello alla Ministra Locatelli, sta mettendo insieme tantissime realtà associative di respiro regionale e nazionale per promuovere un appello ancora più grande rivolto al Governo Nazionale in cui chiedere con forza che la proposta di Legge sulla stabilizzazione in pianta organica all’interno delle scuole della figura dell’Asacom venga approvata“.