Buone notizie per i circa 5 mila lavoratori Asu che attendono ancora di percepire la mensilità di dicembre. Dal Dipartimento lavoro dell’Assessorato regionale alla famiglia si apprende che l’Inps ha dato ufficialmente l’ok per l’erogazione dello stipendio arretrato. A breve quindi i lavoratori riceveranno il salario.
Lo sblocco dei pagamenti, già annunciato due settimane fa, era slittato a causa del debito accumulato dalla Regione Siciliana nei confronti dell’Inps, che da 20 anni svolge la funzione di ente pagatore degli Asu e dei Pip. Una voragine di 160 milioni di euro che aveva portato l’Inps nazionale a sconfessare l’intesa raggiunta dai vertici dell’Assessorato e quelli della Direzione regionale dell’Istituto di previdenza sul rinnovo della convenzione per altri tre mesi, da gennaio a marzo.
La diatriba, tuttavia, pare essere destinata a concludersi positivamente. L’Inps, infatti, sembra essere disposta a ritornare sui suoi passi, per non creare ulteriori disagi ai lavoratori e nei prossimi giorni potrebbe dare il via anche al rinnovo della convenzione. Nel frattempo, il dirigente generale dell’Assessorato, Antonio Parrinello, per accelerare il pagamento dell’ultima mensilità del 2017 ha chiesto alla Direzione regionale dell’Istituto di previdenza di utilizzare provvisoriamente le somme già trasferite per la mensilità di gennaio, nell’attesa che la Ragioneria generale della Regione Siciliana esegua il riaccertamento dei 2 milioni e 200 mila euro già individuati per la liquidazione dello stipendio di dicembre.
“Bene lo sblocco di dicembre – dichiara Clara Crocè della Fp Cgil – ma questo non e’ sufficiente. La piattaforma rivendicatica per gli Asu è più ampia e riguarda anche il tema della stabilizzazione e della convenzione con le cooperative. Non possiamo fare a meno di stigmatizzare l’atteggiamento ostile assunto dall’assessore Ippolito che lancia proclami sulla stampa. Da quando si è insediata ha disatteso tutte le richieste di incontro della Cgil a partire dagli Asu dalle Ipab e dei lavoratori che si occupano dell’assistenza ai disabili nelle scuole. Tutti temi che devono essere affrontati. I lavoratori giorno 15 faranno sentire la loro voce”.
Esprime soddisfazione per lo sblocco anche Danilo Borrelli della UilTemp, che però avverte “per il 2018 rimane il problema del rinnovo della convenzione tra Regione ed Inps. Questo piccolo passo avanti rimane un atto dovuto per il servizio reso già dai lavoratori Asu, rimangono da sciogliere i temi più importanti, penso sopratutto ai decreti attuativi della norma che prevede la stabilizzazione di questo personale”. “Non meno importanza – continua – ha la questione riguardante il pagamento dei sussidi per l’anno 2018. La Uil invita tutti i soggetti coinvolti nella vertenza a non abbassare la guardia, ma al contrario ad intensificare gli sforzi per risolvere una volta e per tutte un precariato che da quasi vent’anni vede più di 5.000 famiglie coinvolte e che quindi rappresenta un disagio sociale per l’Isola non indifferente”.
“Il direttore Parrinello ha mantenuto l’impegno”, affermano Ciccio Mallia, Mario Mingrino e Vito Sardo del Csa – Dipartimento Asu. “L’Inps ha confermato il pagamento di dicembre.
L’assessore Ippolito si sta mobilitando nei confronti dell’Inps per l’ufficialità della proroga della vecchia convenzione”. “Si manifesta – aggiungono – quando non ti ascoltano ed in questo caso ascoltano e lavorano. Se ci sarà da manifestare, cosa che non escludiamo, sarà nei confronti dello Stato, in quanto responsabile per l’operato dell’Inps, a fianco del Governo regionale”.
Per l’ex deputata regionale di Mdp, Mariella Maggio, candidata di Liberi e Uguali al Senato nei collegi uninominale “Marsala” e proporzionale Sicilia 1, “sono maturi i tempi per avviare le stabilizzazioni dei precari, del personale Asu e dei Pip”. “Durante la precedente legislatura – aggiunge – siamo riusciti a varare norme per fare riconoscere alcuni diritti fondamentali per i Pip come le tutele della legge 104, della maternità e della malattia, ma soprattutto abbiamo approvato la legge per la stabilizzazione dei precari, inserendovi anche gli Asu. Un importante passo in avanti verso il riconoscimento pieno di un rapporto di lavoro che ormai va avanti in modo precario da circa 20 anni e che ha bisogno di stabilità”.