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Asu, a rischio stipendi arretrati. L’Inps nazionale dice no all’accordo

mercoledì 7 Febbraio 2018

L’Inps nazionale ha espresso parere negativo sull’accordo trovato nelle settimane scorse dalla Direzione siciliana dell’Istituto e dall’Assessorato regionale alla famiglia e al lavoro in merito alla vertenza dei 5 mila lavoratori Asu. Accordo che avrebbe sbloccato la liquidazione della mensilità di dicembre e la proroga, per altri tre mesi, della convenzione per la gestione dei servizi di pagamento dei suddetti lavoratori, in cambio dell’utilizzo di 150 di essi presso gli uffici regionali dell’Ente di previdenza e della definizione della controversia sul credito vantato da quest’ultimo nei confronti della Regione.

L’intesa sembrava superare le difficoltà scaturite dall’enorme debito contestato dall’Inps, che da circa 20 anni svolge la funzione di ente pagatore degli Asu, sulla base di una serie di stanziamenti forfetari annuali effettuati dalla Regione ad ogni finanziaria. Queste risorse sono, però, sono risultate inferiori a quelle impiegate per i pagamenti. Motivo per cui l’Inps da qualche anno chiede a Palazzo d’Orleans di ripianare le passività, pena il mancato rinnovo della convenzione. Un pericolo scongiurato fino a ieri dall’intervento del direttore generale dell’Assessorato, Antonio Parrinello, dopo aver parlato con i vertici dell’Inps regionale.

Ma e a Palermo era stata trovata la quadra, la decisione di Roma vanifica tutti gli sforzi fatti per ricomporre la frattura. Una vicenda che il Csa – Dipartimento Asu definisce “a dir poco paradossale. Infatti – spiegano Ciccio Mallia, Mario Mingrino e Vito Sardo a seguito dell’accordo Regione-Inps sulle procedure ed i tempi per stabilire i rispettivi crediti-debiti, la prima, avendo rispettato i termini del suddetto accordo, addirittura in anticipo sotto la direzione del dottor Parrinello, emise il decreto d’impegno per il pagamento dei lavoratori impegnati in Asu nel mese di gennaio, ma l’Inps dopo aver ricevuto l’accredito per il pagamento, viene meno all’accordo e restituisce i soldi per i pagamenti inspiegabilmente”.

“Sicuramente – continuano i tre sindacalisti – l’Inps è un ente che ha evidenti problemi interni ed il fatto che il direttore regionale sottoscrive un accordo con la Regione e i vertici nazionali non lo ratificano, n’è la prova”. Dichiarazioni molto dure che preludono alla mobilitazione, nel caso in cui il confronto dovesse chiudersi definitivamente.

Ancora più dura la Fp Cgil che parla di “cortocircuito istituzionale che rischia di gettare sul lastrico i lavoratori”.  “In questo contesto – dichiara la segretaria regionale Clara Crocè l’assessore al Lavoro Maria Ippolito continua a non rispondere alle nostre reiterate richieste di incontro per trovare soluzioni a questa delicata vicenda vicenda”. La Fp Cgil nei giorni scorsi ha anche chiesto un’audizione nella V Commissione dell’Ars per discutere delle vertenza.

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