A dichiararlo è Orazio Rubino, coordinatore provinciale dei Giovani di Forza Italia a Palermo, alla vigilia delle commemorazioni per l’eccidio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta.
“In questi anni abbiamo visto murales, fiaccolate, targhe, cortei, ma troppo spesso manca il coraggio di fare piena luce sui depistaggi, sulle verità negate, su chi ha deviato il corso della giustizia. È giusto ricordare, ma ancora più giusto è pretendere che la memoria si accompagni a un’azione politica e istituzionale forte, che non si accontenti della ritualità ma punti a squarciare il velo dell’omertà e delle zone d’ombra”.
“La strage di via D’Amelio – conclude Rubino – non può diventare una tappa obbligata del calendario istituzionale, da consumare con una corona di fiori e qualche dichiarazione di circostanza. Servono verità, giustizia e coraggio. Lo dobbiamo a Borsellino, lo dobbiamo a chi crede ancora nello Stato”.