Il piano salva Rap è definitivamente operativo. La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Bilancio Brigida Alaimo, ha varato la delibera con la quale viene autorizzato l’aumento di capitale da oltre 8 milioni di euro per l’azienda del Comune di Palermo. La cifra è il risultato di un mix di liquidità e immobilizzazioni materiali. Secondo quanto prevedono le tre delibere approvate ieri dall’esecutivo del sindaco Roberto Lagalla, alla società di piazzetta Cairoli andranno la proprietà della sede societaria, di 4 CCR (Lennon, Nicoletti, Minutilla e Basile) e una somma vicina ai 2,8 milioni di euro, rintracciata all’interno dei fondi di riserva.
Compensate le perdite del 2023 e del 2024
Una manovra figlia della delibera approvata a fine gennaio in Consiglio Comunale e che autorizzava l’Amministrazione, in qualità di Socio Unico dell’azienda, a procedere con la ricapitalizzazione. Fatto che si è reso necessario in seguito alle ingenti perdite riscontrate nel bilancio 2023, chiuso con un passivo da oltre 9,8 milioni di euro. Somma parzialmente ammortizzata con il capitale sociale di Rap (circa 3 milioni di euro) e con le riserve di bilancio (1,3 milioni di euro). Rimaneva da colmare un ammanco da 5,5, milioni di euro. Passività a cui si sono aggiunte quelle del IV trimestre 2024, chiuso con -2,4 milioni di euro. Da qui gli 8 milioni di euro compensati con l’aumento di capitale.
Alaimo: “Concluso iter per salvare la Rap”
Adesso per Rap l’obiettivo è quello di invertire la tendenza ed iniziare a produrre utile. Il capitale sociale infatti è ridotto al momento ai minimi di legge (50.001 euro). Ma quantomeno la situazione d’emergenza può essere superata con successo. “Esprimo soddisfazione per la delibera varata dalla Giunta – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Brigida Alaimo -. Abbiamo concluso tutto l’iter amministrativo del piano di ricapitalizzazione di Rap. Crediamo che questa società, una volta concretizzati tutti i presupposti necessari, potrà erogare servizi all’altezza della quinta città d’Italia. E’ chiaro che non abbasseremo la guardia. Quanto si è verificato in passato, non dovrà più accadere. Verranno adottati tutti i meccanismi necessari ad effettuare una attività di vigilanza e prevenzione, garantendo così quanto previsto dal piano di riequilibrio“.
“È un’ottima notizia – ha aggiunto questa mattina il presidente della Rap Giuseppe Todaro -. Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea straordinaria. Ora la Giunta ha approvato la delibera. Ritengo che ormai sia un capitolo quasi chiuso. Entro dopodomani faremo gli atti conseguenziali e, da questo punto di vista, la Rap rientra finalmente in bonis. Potremmo così continuare il percorso di rilancio avviato in questi mesi, evitando sprechi”.
Controlli sulle consulenze
Attività di vigilanza che già è in corso. A condurla, soprattutto, sono i tecnici dell’ufficio del Controllo Analogo. Motivo del contendere restano, ancora una volta, gli incarichi di consulenza. Particolare attenzione è stata rivolta ad una determina con la quale il Consiglio d’Amministrazione di Rap avrebbe affidato un incarico da 60.000 euro a due tecnici esterni per le modifiche necessarie ad adattare il piano di risanamento ai nuovi parametri. Fatto sul quale si è registrato un esposto redatto da parte del sindacato Fp Cgil.
Immediata la risposta degli uffici del Comune. Il Capo Area del Controllo Analogo, Roberto Pulizzi, ha infatti sollecitato l’azienda “ad attenersi al pedissequo rispetto di quanto disposto in merito ai report trimestrali e a procedere contestualmente all’immediata revoca della deliberazione“. Ciò in quanto, secondo Pulizzi, “si paventano reali profili di illegittimità dell’affidamento e potenziali responsabilità per gli amministratori, con riferimento ai principi di buona amministrazione, trasparenza e tutela del patrimonio pubblico“.
La risposta della Rap
Nei giorni scorsi, l’azienda aveva concesso un altro incarico di consulenza ad una società con sede legale a Marsala. Fra le attività inserite nel documento figurerebbe l’ausilio alle attività di alcuni dirigenti della discarica di Bellolampo. Costo dell’operazione circa 27.000 euro. Questione sui cui ha replicato il presidente della Rap Giuseppe Todaro.
“Abbiamo già chiarito la questione con gli uffici del Controllo Analogo – ha chiarito -. Ci hanno chiesto delle integrazioni. Si tratta di incarichi affidati all’esterno per evitare conflitti d’interesse. Il valore dei nostri tecnici è indiscusso. Lo dico dal primo giorno in cui mi sono insediato in azienda. Ma a volte, per esigenze tecniche, siamo costretti ad affidarci all’esterno. Come ad esempio quando ci troviamo in contenziosi legali contro alcuni nostri dipendenti”.
