“Mi sono sentito in dovere di scrivere all’Autorità Garante per la comunicazione, essendo un organo di vigilanza sui contenuti televisivi, perché si è superato il confine tra informazione e strumentalizzazione nella trasmissione di Giletti su La7 – dichiara Antonio Catalfamo, capogruppo all’Assemblea Regionale Siciliana per Fratelli d’Italia che aggiunge – La Sicilia ha sicuramente i suoi problemi soprattutto sulla corruzione, lo abbiamo letto nel recente rapporto dell’Anac: siamo indietro. Tuttavia, il tentativo strumentale di fare populismo tutte le settimane da parte di Massimo Giletti, dando voce a una sola campana, omette di fatto che in Sicilia ci sono tante realtà e tante brave persone, sia nella pubblica amministrazione sia nell’imprenditoria e anche nel mondo universitario”.
“Un conto è fare inchiesta e denuncia, tutt’altra cosa è fare strumentalizzazione al solo fine di aumentare gli ascolti. Saremo capro espiatorio quando sceglieremo di esserlo non quando qualcuno da fuori ci dipingerà così solo per metterci contro il resto dell’Italia“, prosegue Catalfamo.
“La nostra immagine istituzionale e turistica risulta così seriamente compromessa perché si va oltre i fatti in una narrazione che va in un’unica direzione. Questo governo regionale ha fatto tanto in soli due anni, dalla turnazione dei dirigenti al taglio agli sprechi, al ripristino dell’utilizzo dei fondi europei ma c’è ancora molto da fare, lo sappiamo, ed ereditiamo una situazione contabile non facile e molto retrodatata nel tempo. Bisogna raccontare tutte le parti di una storia non solo quella che genera maggiori ascolti“, conclude Catalfamo.