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il fatto

Vicina a Messina Denaro, indagata figlia di Laura Bonafede

giovedì 13 Aprile 2023

E’ indagata per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede arrestata oggi dai Carabinieri perché ritenuta una delle principali fiancheggiatrici di Matteo Messina Denaro.

La Procura aveva chiesto per la ragazza gli arresti domiciliari, ma il gip ha rigettato l’istanza per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza pur stigmatizzando i comportamenti della giovane, legata al capomafia da un forte rapporto di affetto. Il boss, Martina e la madre avrebbero condiviso anche periodi di convivenza durante la latitanza di Messina Denaro.

I carabinieri del Ros dopo l’arresto del latitante, hanno trovato una lettera scritta da Martina al capomafia che svela secondo il gip “un affetto quasi filiale nei confronti di Messina Denaro, affetto, peraltro, intensamente contraccambiato da quest’ultimo, che apprezzava, soprattutto, l’adesione di Martina ai valori mafiosi del nonno Leonardo Bonafede mettendola a confronto con i differenti comportamenti della propria figlia naturale“. Martina Gentile per il magistrato “ha certamente intrattenuto col latitante rapporti epistolari utilizzando gli stessi nomi convenzionali già contenuti nella corrispondenza tra la madre e il boss. Dunque, è stata certamente (almeno parzialmente) messa a conoscenza di tale ‘codice’ necessario per preservare la latitanza di quest’ultimo“. Nonostante questo, per il magistrato, a carico della ragazza non risulterebbero condotte concrete di favoreggiamento. Dopo una lunga frequentazione col boss, la giovane non l’avrebbe infatti più visto se non, per caso, il 21 dicembre 2022 (come racconta lei stessa in una lettera), e sarebbe rimasta all’oscuro della grave malattia di cui il capomafia soffre. Per il giudice inoltre è insufficiente, “anche per la sua indeterminatezza ed assenza di concretezza”, la generica disponibilità manifestata dalla ragazza al latitante con la frase, scritta in una lettera: “se posso fare qualcosa per te“.

Erano in totale adorazione. “Tale adorazione non ha alcuna possibile spiegazione razionale e trova un senso solo nella totale adesione allo spirito, gli ideali ed i comportamenti di uno dei più feroci mafiosi conosciuti in territorio italiano”, scrive il gip che ne ha disposto l’arresto utilizzando le valutazioni degli inquirenti. L’adorazione delle due donne non è venuta meno neppure in seguito alle vicissitudini giudiziarie subite dai Bonafede e dai loro parenti proprio per i rapporti con i Messina Denaro. Salvatore Gentile, marito di Laura Bonafede e padre di Martina, sconta l’ergastolo per aver eseguito gli ordini “di un criminale assassino“. Nonostante questo “la Bonafede – prosegue il giudice – non ha esitato a organizzare la sua vita per fornire assistenza proprio a colui che è di fatto il responsabile (o uno dei responsabili) della sua sofferenza“.

Messina Denaro parla della ragazza alla sorella Giovanna, in una lettera trovata dai carabinieri e datata 21 aprile 2022. “Io ho cresciuto una figlia che non è mia figlia biologica, ma per me è mia figlia, e mi ha dato l’amore di una figlia, mi ha voluto bene e mi vuole bene, ha molto di me perché l’ho insegnata io, se vedessi il suo comportamento ti sembrerei io al femminile. Che voglio dire? Che non sono stato solo e che sciacqualattuga non significa più niente per me“, diceva. Concetti ribaditi a un’altra sorella, Rosalia, il 25 gennaio 2022. “A me vedi che non è mancato l’amore di una figlia. Pur non essendo mia figlia è cresciuta con me – ribadiva il boss- Per tanti anni siamo stati assieme tutti i giorni. Ha dato un senso alla mia vita solitaria, ha molto di me, forse anche troppo. Ha il mio carattere perché gliel’ho insegnato io, lei era predisposta. Oggi è una persona matura, non ci vediamo più perché il destino ha voluto così ma è rimasta molto attaccata a me. Quando si può mi scrive. Credo di essere stato fortunato ad averla avuta e ne sono orgoglioso di come cresciuta anche per merito mio“. Per il capomafia la ragazza e la madre erano la sua famiglia. “Eravamo una famiglia – scriveva alla Bonafede – Hai detto giusto. Blu (nome in codice della donna ndr) io non so quello che sarà di me, ma se avrò un ultimo attimo per pensare, in quel mio attimo il mio ultimo pensiero sarà per te. Grazie Blu sei stata l’unica cosa buona che mi sia capitata nella vita“.

Nei mesi di giugno e agosto del 2022, il capomafia aveva annotato le spese sostenute, rispettivamente, per “LAU REGA” (a giugno) e “REGALO PULC” (ad agosto). I pm non hanno dubbi: si tratta di soldi destinati ad acquistare regali per Laura Bonafede, nata appunto a giugno del 1967, e per la nipotina, figlia di Martina, (soprannominata anche Pulce), nata ad agosto 2021. Prova del legame tra il padrino e la Bonafede sono anche un biglietto scritto dalla donna per il 50esimo compleanno di Messina Denaro, in cui la maestra diceva di ritenersi “fortunata a far parte della tua vita“. Documento utile per datare e descrivere il rapporto tra Laura Bonafede e Matteo Messina Denaro inoltre, è un vero e proprio diario che il boss avrebbe poi voluto dare alla figlia naturale Lorenza Alagna. Il quaderno da usare come diario era stato regalato nel gennaio 2013 al boss proprio da Laura Bonafede e da Martina Gentile che il 20 gennaio 2013…scrivevano “per te e i tuoi pensieri…da me e Tan. (il nome in codice dato a Martina ndr). Messina Denaro, nel libricino appuntava: “questo libricino mi è stato regalato (con dedica) da due miei affetti, che stimo, che hanno fatto parte della mia vita. Hanno scelto Vincent, per voi Vangogh, perché sanno che è il mio pittore preferito, l’unico a dire il vero. Le ringrazio entrambe“.

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