Ulteriore battuta d’arresto, nuovo intoppo, ennesimo ritardo. Per il Passante Ferroviario di Palermo non c’è pace.
Dopo la rescissione contrattuale col consorzio Sis che ha deciso di lasciare Palermo dopo 11 anni (LEGGI QUI), Rfi ha pubblicato in piena estate una gara d’appalto con procedura negoziata per i “lavori di demolizione fabbricati vicolo Bernava – via Serpotta, a seguito del recesso esercitato dal Contraente Generale per i lavori di Raddoppio Elettrificato della tratta ferroviaria Palermo Centrale – Carini”.
La gara espletata in modalità telematica purtroppo però è andata deserta. Lo rende noto RFI nel suo portale.
L’ importo posto a base di gara era di 930.195,36 euro (al netto IVA), di cui € 326.996,01 euro per oneri inerenti alla sicurezza, non soggetti a ribasso. L’avviso è stato firmato dal Responsabile del Procedimento Francesco Pugliese, il 24/09/2019.
Dunque nuova battuta d’arresto per le demolizioni necessarie a scavare gli ultimi 58 metri di galleria sotterranea della “Tratta A” Imera-Lolli. Le 5 palazzine pericolanti sono state espropriate da anni, con una maxi variante da oltre 18 milioni di euro approvata dalla Regione.
I residenti della zona dovranno ancora tenere il fiato sospeso.
E non mancano le proteste: Filippo Dattolo, residente di via Carlo D’Aprile che aveva lanciato un mese fa un grido di aiuto al sindaco, è tornato a scrivere a Leoluca Orlando: «Caro Sindaco, Sono nuovamente a scriverle in merito al Passante ferroviario di Palermo. Ho contato le mail che Le ho inviato in merito all’argomento, sono 112. Abbiamo saputo che la gara di appalto relativa all’abbattimento delle palazzine di vicolo Bernava è andata deserta. Lascio a voi le riflessioni del caso, nutrendo grossi dubbi sulla serietà di un ente appaltante che invita dieci aziende a lei vicino e queste decidono di non partecipare. Adesso però basta! Una continua presa in giro che tiene in ostaggio un intero quartiere. Quest’opera ha sino ad oggi degradato un’intero quartiere. Il problema di Vicolo Bernava è irrisolto da 7 anni. Può un’opera pubblica durare tutto questo tempo?
Sig. Sindaco – accusa il cittadino – io la ritengo responsabile; più volte l’abbiamo interpellata ed incontrata, una volta, 5 anni fa. Aveva assicurato che si sarebbe impegnato e sarebbe stato accanto a coloro che vivevano nel quartiere ed a coloro che erano stati evacuati. Così non è stato. Adesso però ha l’opportunità di recuperare ed obbligare RFI, che opera in territorio comunale, a finire le opere e riportare al decoro il quartiere, innanzitutto smantellando il cantiere che non viene utilizzato da 4 anni e che versa nell’abbandono più totale (con la rescissione contrattuale di SIS, non vi è neppure la guardiania). Aspetto sue notizie. Buon lavoro».
Una lettera forte, da cui trapela tutto il disagio di una città in ostaggio dei cantieri lumaca.
Dalle Ferrovie trapela un certo imbarazzo, tanto che i vertici rispondono sempre più di rado ai giornalisti. L’ufficio stampa di RFI tuttavia fa sapere a ilSicilia.it che «si sta studiando il modo più rapido per accorciare i tempi e arrivare alle demolizioni in Vicolo Bernava. Sicuramente sarà fatto a breve un nuovo bando, nei termini fissati dalla legge e dal codice degli appalti».
Una nuova gara quindi è all’orizzonte. Sperando che sia, finalmente – dopo 7 anni – la volta buona.
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