È iniziato, in tribunale, a Marsala, un processo che vede un anziano prete, padre Nicolò Genna, 76 anni, imputato con l’accusa di violenza sessuale su un minore. Il prete è, inoltre, accusato anche di aver offerto al minore denaro o un posto di lavoro in cambio di rapporti intimi.
A chiedere il rinvio a giudizio del prelato era stata la Procura di Palermo, che ha competenza “funzionale” per alcune particolari ipotesi di violenza sessuale e istigazione alla prostituzione.
Secondo l’accusa, padre Genna avrebbe adescato un ragazzo africano minorenne ospite di un centro di accoglienza mentre il giovane camminava sul ciglio della strada alla periferia di Marsala. Con la scusa di un passaggio, lo avrebbe fatto salire in auto e poi con un “gesto repentino” gli avrebbe palpeggiato i genitali coperti dai pantaloni. Subito dopo, gli avrebbe detto che poteva dargli denaro o fargli avere un posto di lavoro in cambio di altre prestazioni sessuali. Il giovane, però, ha denunciato l’episodio che sarebbe accaduto in una zona di periferia di Marsala il 14 agosto 2017.
Padre Genna, per circa 40 anni, fino all’estate 2016, quando fu indagato per possesso di materiale pedo-pornografico, è stato parroco della chiesa di contrada Addolorata, alla periferia nord di Marsala.
Per il procedimento avviato due anni fa la Procura di Palermo ha chiesto l’archiviazione.