Approvazione lampo, ma non senza scossoni per la “manovra ter” varata dal parlamento siciliano. Via libera agli interventi principali del provvedimento, ma il parlamento ha rinviato a settembre una serie di emendamenti aggiuntivi, tra cui lo stanziamento di 35 milioni di euro destinati ai territori.
Un passaggio che, politicamente, segna una vittoria tattica dell’opposizione, capace di mettere in difficoltà la maggioranza.
A pesare sull’iter del disegno di legge, il ricorso al voto segreto, che ha fatto emergere divisioni interne alla coalizione di governo. Più articoli sono stati bocciati, compreso quello sull’acquisto dell’immobile di via Cordova 76, oggi di proprietà del Fondo pensioni del personale della Cassa centrale di Risparmio Vittorio Emanuele per le province siciliane, che avrebbe dovuto contribuire alla riduzione delle locazioni passive della Regione.
Secondo fonti interne a Palazzo dei Normanni, sarebbero stati almeno 17 o 18 i franchi tiratori, distribuiti trasversalmente tra le fila di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Mpa. Un segnale politico che agita le acque della maggioranza e apre interrogativi sulla tenuta del governo regionale dopo la pausa estiva.
Di questo e su altri temi ilSicilia.it ha parlato con Gaspare Vitrano, presidente della III Commissione dell’Ars.
Deputato regionale di Forza Italia, “un partito che cresce, con la guida di Tajani a Roma, in Sicilia con il coordinatore regionale Marcello Caruso, al fianco del presidente della Regione Renato Schifani, stiamo facendo un ottimo lavoro“.

“Con questa manovra finanziaria abbiamo portato a casa, ma soprattutto i siciliani hanno portato a casa, risultati importantissimi. Certo, si poteva fare qualcosa in più, ma credo che a settembre ciò che è rimasto sospeso si concluderò. Siamo andati incontro alle esigenze della Sicilia e dei siciliani“.
E a settembre cosa succederà? “Dovremmo riprendere Asacom e i Consorzio di Bonifica, per ciò che riguarda la riforma in sè e la stabilizzazione dei dipendenti. Dobbiamo affrontare, inoltre, anche le altre emergenze che via via metteremo in calendario“.

Alle parole del presidente Schifani che definisce “grave il comportamento di opposizione e franchi tiratori“, Gaspare Vitano risponde: “A settembre riusciremo a superare questo momento di difficoltà“.
“Il clima è molto positivo e soprattutto i risultati conseguiti dal governo sono sotto gli occhi di tutti e sono positivi,al di là dei momenti di fibrillazione che ci possono essere in aula. L’azione di governo è forte e solida, al presidente Schifani non manca l’esperienza per rimettere a posto qualche malumore che in questa finanziaria si è manifestato. Non si parla di crisi, né di maggioranza a pezzi, ma si parla di una maggioranza che sta lavorando bene con una guida molto autorevole, che va avanti con forza e ha grande capacità di dare soluzione ai problemi“.
“Dobbiamo andare avanti, lo dobbiamo ai siciliani, lo dobbiamo a noi, lo dobbiamo a tutti“.
La pausa estiva sicuramente porterà consiglio. Placherà le tensioni e “a settembre si riparte. Ragioneremo sulle cose importanti da fare e queste fibrillazioni verranno superate“.
“L‘idea di crisi e di spaccatura è lontanissima“.
Rimpasto? “Se ne sente parlare moltissimo e il presidente farà le sue valutazioni, probabilmente all’interno dei partiti ci può essere qualche aggiustamento, qualche sostituzione. L’idea di un rimpasto generale non c’è. Gli aggiustamenti sono una cosa diversa, quelli potrebbero esserci, ma in un’azione concordata“.
Quali sono i lavori previsti in Commissione attività produttive? “Ci sono una serie di cose che porteremo in aula, in primis il ddl sulla riforma della caccia, che potrebbe sembrare non essere una priorità, ma è una cosa su cui si dibatte da trent’anni. Siamo riusciti a completarlo in commissione, poi sarà l’aula a fare le valutazioni“.
“Poi stiamo lavorando ad una legge che dovrebbe rilanciare il sistema fioristico in Sicilia per i grandi eventi. Siamo una Regione molto attrattiva, però in questo momento abbiamo carenze di strutture e di normative. Stiamo lavorando su tutta una serie di proposte e di valutazioni, ci siamo confrontati con coloro che ci lavorano, penso che a settembre cominceremo la serie di consultazioni, entro l’anno dovremmo avere qualcosa in più“.
Si tratta di lavori che prevedono la creazione di due poli fioristici, uno su Palermo e uno a Catania, “dobbiamo concentrarci sui investimenti che attirano investitori, che attirano capitali, che attirano persone e possono contribuire o dare un rilancio all’economia. Per esempio, pochi sanno che dopo la Fiera Nautica, Salone Nautico di Genova, il secondo per importanza si fa in Sicilia. Io credo che sono pochissimi a saperlo”.
Sicilia Regione Europea della gastronomia 2025 se ne parla poco, perchè? “E’ in effetti un tema che si sta trascurando. Spero che a settembre se ne riparli. In una regione come la nostra, con tante peculiarità, dalla bellezza alla gastronomia, con Agrigento capitale della cultura, con Gibellina capitale dell’arte contemporanea, si poteva fare di più. Forse abbiamo sottovalutato questo aspetto, quello che è effettivamente il ritorno che manifestazioni di questo tipo possono dare alle nostre economie“.
“Le emergenze sopraggiunte in questi ultimi tempi ci hanno un po’ allontanato da altri obiettivi“.