La prima Corte d’appello di Catania ha condannato a un anno di reclusione ciascuno l’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e suo figlio Toti con l’accusa di voto di scambio.
Stessa pena è stata comminata agli altri imputati: Ernesto Privitera, Angelo Marino e Giuseppe Giuffrida. Il processo per il “reato elettorale” è stato celebrato dopo il ricorso della Procura contro la sentenza di assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste” emessa Tribunale monocratico, presieduto da Laura Benanti.
L’assoluzione in primo grado per Lombardo e per il figlio dal reato di voto di scambio era arrivata nell’ottobre del 2015.
La vicenda faceva riferimento alle elezioni Regionali celebrate nell’autunno del 2012, che videro l’elezione di Toti Lombardo a deputato regionale nella lista Mpa e delle successive elezioni Politiche del 2013. in quest’ultima competizione elettorale, però, la lista Mpa non era riuscita a superare la soglia di sbarramento che gli avrebbe consentito di eleggere parlamentari nazionali.