La “Via della Seta”, il piano di cooperazione internazionale del governo italiano con la Repubblica Popolare Cinese, riscuote successo e puntuale arriva l’apprezzamento del coordinamento regionale siciliano “Laburisti per il Sud” e “Patria e Costituzione-Sicilia”. Le due associazioni politiche, ad ogni modo, attendono di conoscere i dettagli dell’accordo prima di esprimere un giudizio definitivo.
Avendo sottoscritto, infatti, il Manifesto per la Sovranità costituzionale, tengono a sottolineare l’importanza del “rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione italiana, la tutela del lavoratori in primis e che, a fronte di investimenti cinesi in Italia, vengano applicate leggi e regolamenti italiani e non cinesi”.
“Ribadiamo – scrivono in una nota – anche il ruolo centrale che la Sicilia dovrebbe assumere in questo progetto per la sua posizione strategica nel Mediterraneo e per la sua stessa storia e tradizione culturale, che ne fanno l’avamposto ideale per un positivo processo di cooperazione fra Asia, Africa ed Europa. La soluzione della questione meridionale – aggiungono – costituisce un elemento centrale per lo sviluppo dell’intero ‘sistema Italia’, specie oggi che le dinamiche geopolitiche mondiali hanno posto il Mediterraneo e la Sicilia al centro dei flussi commerciali fra l’Est, l’Ovest il Sud ed il Nord del mondo”.
“La realizzazione di un grande piano di investimenti infrastrutturali nel nostro Paese rappresenta un’importante occasione di sviluppo economico che contribuirà ad incentivare gli scambi commerciali tra l’Italia e la Cina, ma gli investimenti non possono riguardare solo infrastrutture del Nord d’Italia, devono riferirsi anche al Mezzogiorno sia per quanto riguarda porti commerciali sia per quanto riguarda aeroporti e interporti oltre che le comunicazioni interne”.
“La Sicilia ha tesori inestimabili con i quali può contribuire agli scambi in particolare la filiera agroalimentare, in grado di proporre un prodotto di alta qualità geneticamente sano e un patrimonio artistico-culturale e naturale col quale può proporsi anche come una meta turistica fortemente attrattiva per centinaia di milioni di cinesi. Non si tratta, quindi, di rivendicare ‘assistenzialismo’ ma al contrario di consentire all’Italia nel suo complesso di svolgere un ruolo centrale nell’ambito dell’assetto multipolare che si è ormai affermato in campo internazionale; si tratta di affermare una nuova visione che faccia operare un salto culturale qualitativo nel modo di guardare il rapporto fra Sud e Nord dell’Italia e del mondo intero”.
“L’assemblea Regionale Siciliana non può rimanere inerte e distratta – affermano – in presenza di un evento così importante che vede la presenza a Palermo, il 23 Marzo, su invito del nostro Presidente della Repubblica, il Capo di Stato cinese Xi Jinping. Il coordinamento siciliano ‘Laburisti per il Sud’ e ‘Patria e Costituzione-Sicilia’, tiene a rivendicare, nei rapporti di cooperazione commerciale internazionale, la sovranità repubblicana, senza piegarsi alle pressioni interessate di chi pretende di sottometterci a logiche conflittuali e di mercato che sono totalmente estranee alla ispirazione pacifista che costituisce uno dei principi fondamentali della nostra bellissima Costituzione”.
“Salutiamo dunque, con estremo favore la visita del presidente Xi Jinping a Palermo ed esprimiamo l’auspicio che le nostre istituzioni rappresentative, statali e regionali, si adoperino positivamente, per il bene del nostro Paese avendo a cuore l’interesse nazionale, assicurando il pieno sviluppo del Mezzogiorno e della Sicilia”.