Dopo la sentenza del Tar, per l’assessore Catania non si torna più indietro per la Ztl a Palermo… “anzi si amplia”.
“Ancora una volta un tribunale ha dato ragione al Comune: la Ztl è legittima, oltre che necessaria per tutelare la salute e migliorare la mobilità urbana. Il giudizio di merito – ha affermato Catania a seguito della sentenza- è perentorio e credo che nessuno più possa continuare a mettere in discussione”.
L’assessore non si è fermato a esultare e, sui suoi canali social, ha fatto un altro annuncio che potrebbe essetr nuovamente contestato, ma lui non si preoccupa di affrontare nuovamente il Tar.
L’annuncio
“Dopo cinque pronunciamenti di diversi tribunali, che hanno dato ragione al Comune – scrive l’assessore –, ritengo che si possa fare un salto di qualità nel dibattito pubblico partendo dal presupposto che la limitazione della pressione veicolare privata è necessaria per migliorare la qualità dell’aria, tutelare la salute dei cittadini, rendere più fluida la mobilità urbana, per rendere più attraenti ai turisti i nostri monumenti”.
“La Giunta mi ha dato mandato di avviare il percorso per l’ampliamento della ZTL, facciamo un confronto libero da pregiudizi e da egoismi di parte su come rendere ancora più efficace questa misura”.
“Avanzo una proposta e mi rivolgo a forze politiche, consiglieri comunali, organizzazioni di categoria, associazioni ambientaliste, palermitane e palermitani: adesso confrontiamoci nel merito – prosegue -. Discutiamo sul futuro della città, acquisendo come dato ineludibile che l’invasione indiscriminata delle automobili è la rappresentazione di un modello insostenibile di città”.
“Le pedonalizzazioni, il Tram e la ZTL sono pezzi di una stessa visione ed è ampiamente dimostrato che tali misure hanno apportato giovamento anche all’economia della città”, sostiene Catania.
“L’ampliamento della ZTL e delle aree pedonali sono un obbligatorio adempimento di civiltà, una necessità per la tutela della salute collettiva, un contributo alla salvaguardia dell’ambiente, una misura per rilanciare l’economia in crisi – conclude -. Discutiamo nel merito: io sono pronto. Tutta la giunta è pronta. Poi ognuno è libero di continuare a fare ricorso al TAR, se lo riterrà utile, ma certamente non potrà dire di non essere stato ascoltato.”