Il ripristino della Ztl nel centro storico di Palermo, unitamente alla successiva estensione del provvedimento anche nella fascia notturna nel weekend, ha suscitato polemiche e generato varie correnti di pensiero tra gli esponenti delle forze politiche cittadine. Una questione spinosa e divisiva, tra le pieghe della quale si intersecano criteri di natura sociale, economica e ambientale. Imprenditori, commercianti ed esercenti locali hanno a più riprese manifestato il loro accorato dissenso, in ragione del profondo stato di crisi in cui versano a causa degli effetti rovinosi figli della pandemia da Covid-19. La chiusura forzata delle attività, in ossequio alle norme governative volte a ridurre il rischio di contagi da Coronavirus, ha chiaramente portato sull’orlo del dissesto finanziario numerosi esercizi siti nell’area oggetto del provvedimento.
Il vice segretario regionale dell’Udc Sicilia, Elio Ficarra, consigliere comunale di Palermo del partito centrista, ha ufficialmente inviato una nota al sindaco Leoluca Orlando ed all’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, il 23 novembre scorso, in cui si richiede la sospensione del provvedimento dal primo dicembre al 7 gennaio 2022.
“In ragione dell’imminenza delle festività natalizie – afferma l’esponente dell’Udc a Sala delle Lapidi – riteniamo doveroso da parte del Primo cittadino e dell’assessore di pertinenza in carica nella Giunta Orlando fornire un segnale concreto a coloro che, tra mille sacrifici e complessità burocratiche di ogni sorta, costituiscono linfa vitale e volano dell’economia cittadina. Lo stop forzato patito nel corso dell’incedere della pandemia da Coronavirus ha fisiologicamente compromesso solidità e solvibilità di un gran numero di esercizi. Imprese, negozi,artigiani, ambulanti nei mercati rionali che operano in regime di legalità in conformità alle norme vigenti in materia: l’intero tessuto commerciale e produttivo del capoluogo siciliano è sprofondato in un vortice di crisi dalla difficile risoluzione. In particolare i commercianti le cui attività sorgono all’interno dell’area soggetta alla zona a traffico limitato, il centro storico della città, non riescono più a vedere la luce in fondo al tunnel. Adempiere comunque a costi vivi di gestione,compresi oneri contributivi e previdenziali, costituisce un atto per certi versi eroico, ma senza i dovuti introiti non vi sono margini per una ripresa. Troppe volte, con arroganza e percezione nulla in merito alle impellenze legate al territorio, l’attuale governo di centrosinistra ha ignorato istanze ed esigenze di coloro che supportano e sostengono l’economia della città. In qualità di vice coordinatore regionale dell’Udc Sicilia e consigliere comunale di Palermo del partito centrista, ho sempre cercato di ascoltare, comprendere e dare voce nelle sedi istituzionali ad imprenditori e commercianti di Palermo, sostenendone le ragioni e tutelandone i diritti. Consentire sul piano logistico e della mobilità un maggiore afflusso di clienti nell’area interessata, in occasione delle festività natalizie, costituirebbe per i negozianti della zona una potenziale boccata d’ossigeno foriera di una graduale e progressiva ripresa sul piano economico. Sospendere la Ztl nel centro storico di Palermo per l’intero mese di dicembre, almeno fino al 7 gennaio prossimo, ragionando sulle modalità di revoca o modifica del provvedimento nel periodo contingente, significherebbe evitare che altri esercenti siano costretti ad abbassare la saracinesca impoverendo ulteriormente il comparto commerciale della nostra città”.