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L'operazione

Ai domiciliari con sette chili di droga e la piscina abusiva: arrestato un ventitreenne nel Catanese

lunedì 20 Maggio 2024

E’ stato arrestato dai carabinieri un 23enne sospettato da tempo di spaccio e detenzione di droga.

In particolare gli investigatori, dopo aver svolto tutta una serie di mirate azioni investigative sul soggetto, hanno deciso di intervenire direttamente presso la casa del giovane, un’abitazione indipendente al piano terra situata a Macchia di Giarre, Catania, dove lo stesso viveva con i genitori quando, dalle acquisizioni informative, erano certi che lo stesso di fosse rifornito.

Le ipotesi investigative dei Carabinieri, difatti, si sono rivelate quantomai corrette. Durante la perquisizione infatti sono stati scovati ben 7 chilogrammi di droghe da cui sarebbero state prodotte oltre 20.000 dosi per un valore, al dettaglio, di circa 45.000 €.

In particolare, i militari hanno trovato, ben nascosti, all’interno di una scatola dentro un mobile della cucina 3 kg di marijuana mentre, dentro l’armadio della camera da letto del ragazzo quasi 4 kg di hashish.

Assieme agli stupefacenti, gli investigatori hanno anche trovato e sequestrato una bilancia elettronica e materiale idoneo al taglio e al confezionamento delle dosi.

Nel corso delle attività, inoltre, i militari dell’Arma hanno altresì accertato che il pusher e i suoi familiari, avevano anche realizzato un rilevante abuso edilizio nel dettaglio, sfruttando una norma comunale che prevedeva la “Concessione del diritto d’uso per l’adozione delle aree verdi di proprietà comunale”, avevano abusivamente occupato l’area pubblica prospiciente la loro abitazione, recintandola e addirittura realizzandovi una piscina interrata.

Addirittura, sempre nella parte abusivamente occupata, era stato realizzato anche un terrario nel quale i Carabinieri hanno recuperato tartarughe della specie “Testudo Hermanni”, protetta dalla convenzione di Washington (CITES).

Le testuggini, ben 11 esemplari, sono stati, dunque, sequestrati e affidati in custodia alla Ripartizione Faunistico Venatoria di Catania.

Il giovane pusher, oltretutto recidivo, è stato arrestato con l’accusa di “detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio” e, a seguito dell’udienza di convalida, l’Autorità Giudiziaria lo ha sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari, ma con l’aggravante del braccialetto elettronico.

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