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Achtung G7. Parte il piano per blindare il vertice di Taormina

martedì 10 Gennaio 2017

Si intensificano le “grandi manovre” per il G7 di Taormina e il Governo italiano stringe i tempi per definire le eccezionali misure di sicurezza da adottare a protezione del territorio nella due giorni di politica internazionale del 26 e 27 maggio. Saranno circa 6300 le unità delle Forze di Polizia e delle Forze Armate che verranno impegnate sul territorio di Taormina (ed aree limitrofe) in occasione del summit dei Capi di Stato e di Governo in Sicilia. A breve si definirà l’esito della procedura indetta il 1 dicembre scorso dalla Prefettura di Messina per l’ospitalità (fornitura dei servizi alberghieri e di ristorazione) del personale preposto al servizio di ordine pubblico fuori sede e sempre in questo contesto è stato, inoltre, stabilito che le prime unità arriveranno a Taormina a fine gennaio. Si tratta di “diversificati contingenti di personale e periodi temporali esattamente compresi tra il 30 gennaio e il 28 maggio“. Nella dovuta riservatezza si andranno a porre in essere le varie attività necessarie per garantire la sicurezza del territorio e preparare l’arrivo dei potenti del pianeta.

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Il Governo italiano invierà anche i militari dell’esercito a Taormina come disposto dal precedente Esecutivo Renzi, che ha inserito la misura all’art. 54 della Legge di Bilancio prevedendo la proroga del piano “Strade Sicure” in Italia sino al 31 dicembre 2017 concernente l’impiego di un contingente complessivo di “7050 unità di personale delle Forze Armate”, per “servizi di vigilanza siti e obiettivi sensibili”, con relativo impegno finanziario da parte del Governo autorizzato e quantificato in 123 milioni di euro per l’anno 2017  e la prosecuzione degli interventi “in relazione alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo e alle ulteriori esigenze connesse allo svolgimento del  G7”.

Una parte di quel contingente di 7000 uomini dispiegato, ad esempio, al Giubileo di Roma ed anche a Milano, verrà inviato per alcuni giorni a Taormina per rafforzare le condizioni ambientali di pubblica sicurezza. A Taormina, oltre alle 7 principali personalità di Stato, ci saranno numerosi addetti ai lavori per un totale di 35 delegazioni e si prevedono 7 mila richieste di accrediti stampa. Il centro di Taormina sarà zona rossa per i 2 giorni del G7 con accesso consentito ai soli residenti e con molta probabilità lo stesso avverrà già a partire dalle 48 ore precedenti l’evento. In quelle giornate le strutture alberghiere verranno interamente destinate al G7, senza possibilità di prenotazioni per altri.

Il Palacongressi di Taornina, sede del meeting G7
Il Palacongressi di Taormina, sede del meeting G7

Per quanto concerne i contingenti di Forze dell’Ordine e Forze Armate che verranno inviati a Taormina, nel dettaglio, il Governo ha dato precise indicazioni in oggetto all’ubicazione ed i requisiti delle strutture che dovranno accoglierli e si dispone cioè che “dovranno essere situate in Taormina e nei Comuni ad esso più vicini con criterio di progressiva lontananza dalla cittadina sede del vertice. In particolare lungo la fascia costiera da Taormina a Messina in direzione nord e lungo la fascia costiera da Taormina alla città di Catania in direzione sud”. Le strutture ricettive, inoltre, “dovranno essere corrispondenti agli standard di categoria “3 Stelle o superiore””; “dovranno essere dotate preferibilmente di spazi sufficienti per il ricovero dei mezzi in relazione al  personale alloggiato, anche se non custoditi e all’aperto; dovranno avere disponibilità di cassette di sicurezza; dovranno avere aree comuni dotate di impianto di condizionamento/ riscaldamento; dovranno assicurare un servizio di ricevimento flessibile nell’arco delle 24 h.

In caso di chiusura del bar della struttura dovranno essere disponibili distributori automatici di bevande; dovranno essere dotate di impianto tv e wifi; le camere dovranno essere dotate di bagno privato; le camere dovranno essere arredate con comodino o piano di appoggio per ogni posto letto, sedia o altra seduta per letto, tavolino, armadio, specchio, punto luce su comodino; dovrà inoltre esserci uno sgabello o ripiano apposito per bagagli e poltrona; dovranno offrire le seguenti tipologie di camere: singola (standard) per circa n. 60 unità e doppia (2 letti singoli) per le altre unità previste”.

“L’importo massimo del corrispettivo per questi servizi alberghieri e di ristorazione saranno: 40 euro pro-capite pro-die, Iva esclusa, per il servizio di alloggiamento; 14 euro pro-capite pro-die, Iva esclusa, per il servizio di ristorazione. In relazione a questi servizi non ci sarà pagamento della imposta di soggiorno, “in virtù delle esenzioni previste dai Regolamenti sul contributo di Soggiorno dei comuni interessati”. Il pagamento del corrispettivo della prestazione oggetto dell’appalto “sarà effettuato entro 30 giorni dalla data di ricevimento della fattura elettronica, fatta salva la disponibilità di bilancio sul pertinente Capitolo di spesa da parte del Ministero dell’Interno”.

 

 

 

 

 

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