Si è svolto ieri, al Teatro Micro di Palermo, l’evento in memoria del giornalista Salvo Licata. All’iniziativa, inserita nell’ambito di “Elegie di Borgata“, hanno partecipato Costanza Licata, Salvo Piparo, Mario Azzolini, Roberto Puglisi, Mario Modestini, Guido Valdini e Pino Apprendi che ha organizzato l’incontro dal titolo “Palermo Bianca, Palermo Nera”.
Poeta, cantastorie, uomo di teatro, giornalista, Salvo Licata era questo e ancora di più.
Ha scritto dei palermitani e di Palermo scendendo nelle viscere della città e nei presupposti antropologici più profondi che sovrintendono al modo di vivere e pensare dei suoi abitanti.
“Il cantore infaticabile della ‘Palermo nera’, quella dei vicoli segreti, delle brutali spietatezze e dei codici rigidi e privati, in contrapposizione alla Palermo ‘bianca’, per lui più fosca e indigeribile. Salvo Licata era osservatore attento della lingua e dei modelli di vita della casbah palermitana”.
“Cronache di un giornalista atipico, totalmente immerso nella realtà che raccontava.
Dai pupari ai cantanti di quartiere, dai ladri di borgata ai venditori di panelle, dagli scrittori del Gruppo ’63 ai saltimbanchi“.
Questa la descrizione di Piero Violante. L’incontro di ieri per ricordarne l’estro e rinnovare i temi a lui cari che hanno influenzato una parte del panorama culturale palermitano.