Lunedì sera alcune centinaia di persone si sono radunate davanti ai cancelli del porto di Palermo, per protestare contro l’iniziativa del governo giallo-verde di “chiudere i porti”, come aveva affermato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, firmando una nota congiunta col ministro delle Infrastrutture Danino Toninelli per impedire lo sbarco della nave Aquarius carica di migranti.
Insieme a chi protestava c’era il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha definito il provvedimento come “una vergogna”. I manifestanti, poi, si sono recati in corteo a piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, dove hanno tenuto un comizio estemporaneo.
Nelle stesse ore, l’iniziativa di Casapound in polemica contro l’amministrazione comunale. I militanti del movimento politico hanno affisso uno striscione sul cancello della Fontana Pretoria davanti al Municipio, con la scritta – eloquente – “Accogliamoli tutti (a casa di Orlando)”.
“Abbiamo voluto esprimere il nostro totale appoggio al sindaco Orlando in merito alla posizione di recente espressa sulla questione migranti – dichiara provocatoriamente Vittorio Susinno, responsabile regionale di Casapound Italia – siamo felici che abbia indicato il porto di Palermo per lo sbarco dei futuri migranti anche se esprimiamo qualche dubbio sulla possibilità che il primo cittadino, così magnanimo, possaaccoglierli tutti a casa propria. “È infatti sottinteso, visto l’ardore con il quale si è scagliato contro il ministro Salvini in difesa della ‘razza umana’, che Orlando d’ora in poi voglia farsi integralmente carico dell’accoglienza”.
“Ci auguriamo che assieme ai colleghi De Magistris e Zedda – conclude Susinno – porti fino in fondo la propria posizione sia per alleggerire il carico di lavoro dei centri d’accoglienza ormai al collasso, sia per liberare risorse utili per far fronte alle problematiche di una città che nel solo 2017, secondo l’ufficio anagrafe, ha vistoemigrare ben 12mila palermitani”.