Guarda le videointerviste in alto
Una donna con aneurisma dissecante dell’aorta, ma che presentava una sintomatologia verosimilmente di tipo neurologico, oggi è salva grazie alla sinergia vincente tra l’Unità Operativa di Medicina Interna, dell’ospedale Civico, diretta dal professore Salvatore Corrao e la Cardiochirurgia, diretta dal dottore Vincenzo Argano, dell’ospedale Policlinico.
“Nella programmazione sanitaria è prevista questa collaborazione -afferma il dottore Fabrizio de Nicola Commissario Straordinario dell’A.O.U.P. “Paolo Giaccone” di Palermo – questo ci ha permesso di mettere a sistema le nostre diversità e i nostri punti comuni. La cardiochirurgia, inserita in un Dea di II° livello, così come previsto dal nuovo piano della rete ospedaliera, ha fatto sì che il Policlinico e il Civico siano oggi gli unici ospedali ad elevatissima specializzazione”.
“Il Policlinico – aggiunge De Nicola – inoltre, è un riferimento per l’intero bacino occidentale, quindi la collaborazione esiste anche con le altre aziende ospedaliere, questo si traduce nel mettere insieme le nostre eccellenze in una Regione che si candida ad essere un punto di riferimento per una Sanità che tende sempre a migliorare il servizio verso il paziente. Nel caso specifico della signora, la presenza di una U.O. di cardiochirurgia d’eccellenza ha consentito di rispondere prontamente alla richiesta di salute della paziente”.
“Per arrivare a questo risultato oggi – conclude il commissario – ho messo in campo tutto quello che serve per fare un ottimo lavoro di squadra, ho lavorato sulla sicurezza degli operatori sanitari e gli utenti, ho lavorato sul pronto soccorso il primo step, da cui passa, solitamente, il paziente, e quindi ho cercato di creare tutto un sistema di regole dell’ordinario e dell’eccellenza che consente oggi al Policlinico di essere un’azienda che si candida a quel Dea di II° livello che è richiesto che sia“.
“Quando chiama un’altra struttura ospedaliera, nella logica della collaborazione, è necessario, come in questo caso, prendere in considerazione la richiesta – afferma il professore Alberto Firenze della direzione sanitaria del Policlinico – tra l’altro essendo una valutazione in urgenza doveva essere presa rapidamente, motivo per il quale ho contattato subito il nostro cardiochirurgo, e con il dottore Argano, abbiamo deciso di comune accordo, di dare la precedenza su tutto alla paziente”.
“Questa logica di sinergia, è quella che impone una visione della sanità siciliana che va oltre la propria struttura, e le eccellenze che interessano in questo momento il Policlinico diventano, dunque, a disposizione della collettività”.
“Il Dea di II° livello impone questo tipo di azione, non possiamo più ragionare con logiche cittadine o metropolitane, ma con quelle relative al bacino e il Policlinico come il Civico rappresentano, da questo punto di vista, due occasioni importanti “.
“La condizione della paziente era molto grave -afferma il dottore Vincenzo Argano direttore dell’U.O.C. di Cardiochirurgia dell’A.O.U.P. “Paolo Giaccone” di Palermo – motivo per il quale abbiamo trasferito subito la paziente dall’Ospedale Civico al Policlinico predisponendo immediatamente la sala operatoria per un intervento molto complesso, soprattutto per la problematica neurologica, per cercare di evitare un ictus alla signora”.
“La cardiochirurgia è una specialità molto importante, soprattutto per un Dea di II° livello e qui al Policlinico sono stati fatti importanti interventi in questi anni che hanno contribuito alla riapertura del Reparto che era stato originariamente chiuso e hanno portato, soprattutto di recente, a un rafforzamento della struttura che adesso è in grado di sopperire a tutte le necessità della Sicilia occidentale. Inoltre, il nostro reparto è interamente pubblico, ma soprattutto è sede di formazione, per noi dunque è importante lavorare mettendo il paziente al centro del nostro lavoro e offrendo il meglio della tecnologia che può essere offerta“.