PALERMO. Ormai le persone sono disperate, la situazione dei rifiuti sta causando notevoli disagi in città, dall’impraticabilità di strade e marciapiedi, al problema igienico sanitario se si pensa a tutto quello che comportano tra ratti e insetti di ogni tipo. Giornalmente nei gruppi Facebook vengono pubblicate foto e video della grave situazione in cui versano le periferie ma anche il centro storico che rappresenta il biglietto da visita per una città turistica quale è Palermo.
I cittadini non sanno più a chi rivolgersi, così un residente della terza circoscrizione, quartiere che abbraccia via Buonpensiero, mura di cinta del cimitero di S. Spirito, via Gaetano Parlavecchio, via del Vespro, strada ferrata PA-TP, corso Tukory, piazza Giulio Cesare, perimetro ovest della Stazione Ferroviaria, strada ferrata PA-TP, via Oreto, via della Concordia, via della Conciliazione, via Nicols Alongi, via Placido Rizzotto, viale Regione Siciliana sud-est, via San Ciro, linea di displuvio dalla via San Ciro alla quota m 753 passante per i punti a quota m 282 (Pizzo Sferrovecchio), linea di confine con i comuni di Belmonte Mezzagno, Altofonte e Monreale, ha scritto di suo pugno una lettera al Prefetto, che riportiamo integralmente di seguito:
“Sig. Prefetto,
sono un palermitano di 66 anni, mi accingo a scriverLe questa lettera con la morte nel cuore per comunicarLe lo stato di disagio e le enormi criticità che in questi ultimi tempi si stanno registrando in questa povera città martoriata da mille problemi.
Soprattutto noi cittadini che viviamo nelle periferie degradate non riusciamo più a conciliare la nostra esistenza con quello che accade tutti i giorni. La città vive, infatti, un attacco senza precedenti, le strade così come i marciapiedi sono stracolmi di rifiuti maleodoranti e sono diventati inaccessibili, pieni di erbacce. Mentre le aree destinate al verde sono diventate delle discariche.
La terza circoscrizione, una delle più vaste, offre questa situazione di degrado tutti i giorni, ho una moglie disabile costretta a rimanere chiusa in casa perchè via del Levriere è impraticabile per via dei rifiuti che raggiungono anche la semicarreggiata. Una situazione che mette a rischio la salute pubblica.
La imploro, faccia qualcosa, noi cittadini non ce la facciamo più, e Le chiedo, qualora fosse possibile, un suo intervento, maggiore controllo per scoraggiare quelle persone che senza scrupoli ogni giorno deturpano l’ambiente.
Tutto il quartiere è allo sbando, assuefatto e non reagisce più. Il ponte della via Oreto e il sito dell’Emiro Giafar si ergono come il massimo del degrado.
Questa città negli anni novanta era una splendida realtà culturale adesso morta e senza futuro.
Chiedo qualora fosse possibile un incontro con Lei e le forze politiche che amministrano questa città“.