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Regione, ok allo “stato di calamità naturale”. Da Roma, sì ai “poteri speciali” per acqua e rifiuti

giovedì 8 Febbraio 2018
Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ed il premier Paolo Gentiloni
Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ed il premier Paolo Gentiloni

“Sono contento – afferma Musumeci – che il Consiglio dei ministri abbia aderito alla nostra richiesta di concessione di poteri straordinari per poter superare le criticità causate dal gravissimo ritardo accumulato negli anni. Di questo voglio ringraziare il premier Paolo Gentiloni nel quale ho trovato un interlocutore attento e sensibile. Non si conoscono ancora, nei dettagli, le delibere, per cui bisogna attendere per capire all’interno di quale perimetro ci potremo muovere. So che sarò affiancato da due coordinatori, che avranno anche una funzione di vigilanza. Al di là del superamento della fase emergenziale, comunque, la Regione si è già mossa per la programmazione ordinaria delle infrastrutture, in modo tale che al massimo fra un paio d’anni questa crisi sia solo un lontano e brutto ricordo“.

“Esprimo il mio apprezzamento come sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia – ha detto Leoluca Orlando che negli ultimi giorni è stato in contatto con Palazzo Chigi e la Presidenza della Regione – al Consiglio dei Ministri che oggi pomeriggio ha accolto le richieste del Comune di Palermo e di tutti gli altri comuni siciliani dichiarando lo stato di calamità naturale inerente il problema idrico e per il commissariamento anche per quanto riguarda i rifiuti. Adesso – continua Orlando – occorre realizzare al più presto le necessarie opere per mettere a regime una ordinaria acquisizione di risorse idriche evitando lo stato di emergenza e, allo stesso tempo, realizzare un sistema di impianti che permetta di accelerare la raccolta differenziata nella nostra Regione. Speriamo prosegua nel tempo – conclude – lo spirito di collaborazione istituzionale registrato in questi ultimi mesi fra i Comuni siciliani e i governi regionale nazionale e che è indispensabile per la soluzione dei problemi fin qui registrati”.

Stamani il segretario della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, in occasione dell’incontro che ha riunito a Palermo i vertici delle unioni provinciali e delle federazioni regionali del sindacato, auspicava proprio il sì ai poteri speciali“Così non ci saranno più alibi. Noi insistiamo – ha ripetuto il segretario – perché la logica dell’abbancamento in discarica sia abbandonata. È una logica del passato, che viola le direttive Ue. Ed è anche una cambiale che va a scadenza. E che scadrà a breve, entro pochi mesi”.

Serve rapidamente un piano energetico regionale che leghi rifiuti e produzione di energia. Servono incentivi, “un sistema di premi e penalizzazioni”, che promuovano la differenziata. E serve tagliare i tempi per la realizzazione degli impianti. Per la Cisl, “se un senso hanno i poteri straordinari, è proprio quello di ridurre ai minimi i tempi per l’approntamento degli impianti in cui possa essere lavorato il residuo secco che non può in ogni caso essere differenziato”. Il numero uno Cisl, che ha tenuto a rimarcare che “l’emergenza c’è, purtroppo. Ma è anche figlia dell’incuria, dell’inadeguatezza e degli errori di chi finora ha governato il settore”.

Intanto l’Amap è pronta per il piano razionamento dell’acqua a Palermo: non accadeva da oltre 20 anni.  Le varie zone della città saranno turnate, ricevendo l’acqua ogni 3 giorni.

 

 

LE REAZIONI

“Ancora una volta il governo nazionale dimostra grande attenzione per la Sicilia. Ora tocca al governo regionale sapere affrontare questa situazione, senza scaricare responsabilità sui Comuni e senza continuare ad accusare ‘altri’ di uno scenario che oggi ha contorni ben diversi dal passato. Musumeci non ha più alibi: grazie al governo Gentiloni, adesso ha tutti gli strumenti per potere intervenire e superare questa crisi”. Lo dice Giuseppe Lupo, presidente del gruppo Pd all’Ars, sull’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello stato d’emergenza per la crisi idrica di Palermo e per la gestione dei rifiuti in Sicilia.
“Il Partito democratico all’Ars – aggiunge Lupo – farà la propria parte, senza preconcetti ideologici e senza strumentalizzazioni. Musumeci riferisca le azioni che intende intraprendere, noi ci faremo portavoce delle necessità delle amministrazioni locali e dei siciliani che non meritano di subire ulteriori disagi in tema di servizi idrici e rifiuti”.

erasmo palazzotto
Erasmo Palazzotto

“La dichiarazione dello stato d’emergenza per la crisi idrica di Palermo e per la gestione dei rifiuti in Sicilia decisa dal Consiglio dei ministri sancisce il fallimento di anni di governo in Sicilia“. Lo afferma il vice presidente della commissione Esteri della Camera, Erasmo Palazzotto, candidato a Palermo per Liberi e Uguali.
“La crisi idrica, ampiamente prevedibile ed evitabile sottolinea Palazzotto – è dovuta principalmente a politiche scellerate che hanno consegnato ai privati la gestione delle risorse idriche senza mai pretendere una manutenzione delle reti e degli invasi. Così come quella dei rifiuti, frutto di anni di speculazioni che hanno visto la politica al servizio dei signori delle discariche senza nessuna programmazione per implementare il riciclo ed il riuso dei rifiuti. Lo stato di emergenza non risolverà nullasottolinea infine il deputato di LeU – senza una politica che faccia tornare pubblici i servizi essenziali, che serve non solo a garantire la collettività nei suoi diritti, ma anche ad evitare che i privati si arricchiscano sulla pelle dei cittadini”.

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