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È Alessandro Ravanà, chef patròn del ristorante Il Salmoriglio di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, il vincitore de “I giorni del Gambero”, la manifestazione volta a valorizzare la risorsa ittica mazarese per eccellenza: sua maestà il gambero rosso.
Due giorni, 21 e 22 luglio, trascorsi all’interno del Mahara Hotel di Mazara del Vallo, all’insegna del gusto ma anche del sano spirito agonistico che ha spinto sei chef tutti “made in Sicily”, tranne il giovane Motoki Seimori, originario di Okinawa in Giappone, a sfidarsi su ricette di primi piatti a base di gambero rosso di Mazara. Il vincitore è stato decretato da una giuria tecnica presieduta dallo chef stellato Patrizia di Benedetto del Bye Bye Blues di Palermo e costituita dalle giornaliste Angela Amoroso di Identità Golose, Federica Terrana di Orogastronomico e Valeria Zingale di Rossetto & Cioccolato.
I piatti preparati dagli chef in gara sono stati giudicati in base all’aspetto, alla creatività, all’esaltazione del gambero e all’armonia degli ingredienti. “Sono molto soddisfatta della qualità dei piatti proposti dagli chef in gara che hanno dimostrato grande professionalità e competenza oltre ad estro creativo nel declinare l’ ingrediente principe del mare siciliano in base alle proprie inclinazioni e culture differenti” ha detto Patrizia di Benedetto, presidente di giuria.
Giuseppe Geraci, chef patròn del ristorante Modì di Torregrotta in provincia di Messina, è, invece, il vincitore secondo la giuria popolare che ha avuto modo di esprimere la propria preferenza sui piatti preparati dagli chef in gara attraverso delle schede anonime consegnate in un’apposita urna.
In particolare, nella prima giornata, il 21 luglio, Motoki Seimori ha preparato un riso con tartare di gambero su tofu di sesamo, brodo di alghe, gamberi, tofu e alghe kombu. Daniele Riccobene del ZU TU Restaurant di Trapani ha proposto delle bavette con gambero su letto di crema di cetrioli e tartare di gambero. Domenico Basile del Graal Club di Palermo ha preparato delle busiate “aglio e olio” con crema di basilico, quenelle di gambero, polvere di cappero, pangrattato tostato, zeste di limone e gel di gambero.
Nella seconda giornata, il 22 luglio, la giuria e il pubblico hanno assaggiato le linguine al pesto di capperi di salina con tartare di gambero e zeste di arancia semicandite di Giuseppe Geraci, le busiate con cicoria ripassate con acciughe, gambero, colatura di burrata, pinoli e concassè di pomodori di Salvatore Lipari, chef patròn di Sapori e Saperi di Bagheria, e i paccheri con ricotta di capra girgentana e crema di peperoni con cips croccante, piatto vincitore secondo la giuria tecnica, di Alessandro Ravanà.
Si è così conclusa la quarta edizione della manifestazione, patrocinata dal Comune di Mazara del Vallo e dalla Regione Siciliana, nata dall’idea di Antonino Sammartano, l’eclettico proprietario del Mahara Hotel, per rendere omaggio ad un prezioso dono del mare, simbolo delle eccellenze siciliane nel mondo.
“Sono entusiasta del successo crescente ottenuto da una manifestazione nata per gioco che nel tempo riscuote sempre maggiori consensi non solo da parte di un pubblico locale ma da tutta la Sicilia, siamo già pronti alla quinta edizione determinati a fare conoscere questo ingrediente prelibato a livello nazionale ed internazionale” ha detto Antonino Sammartano, patròn dell’evento.
Al termine della gara in entrambe le serate è stato dedicato ampio spazio anche alla musica e allo spettacolo presentato da Roberto Oddo giornalista e direttore di produzione di CTS, su cui dal 2 agosto andrà in onda il racconto della manifestazione.
In particolare sul palco del Mahara Hotel sabato 21 luglio si sono esibite Elena Manuele vincitrice di Sanremo Young, la finalista El Mrieh Ouiam e la soprano Noemi Amico e il suo quartetto. Mentre domenica 22 a festeggiare i vincitori la trascinante verve de ” I Cubanitos”.
Sponsor della manifestazione il pastificio Realforte, l’azienda olearia Accomando, le Cantine Alcesti, Paolini e Cusumano, le aziende ittiche Prenci e In Mare Blumar Sud e l’acqua Mangiatorella.