Ciao Katia, benvenuta per questa chiacchierata sul tuo lavoro e su questa nuova professione che ha preso il sopravvento nel mondo del web planetario. Tu hai fatto una bellissima carriera da modella, hai lavorato per le più importanti riviste di moda e di life style quali GQ, Playboy, Formen, MensHealth, Instagram Story. Poi hai aperto un tuo blog che oggi è di grandissimo successo con centinaia di migliaia di follower. Un blog tutto al femminile il tuo, arricchito da un bel libro sulla seduzione che hai pubblicato nel 2016, dal titolo “Seduzione sesto senso” edito da BookSprint Edizioni, dove tratti, da donna esperta e di classe quale sei, l’arte della seduzione ai giorni nostri soprattutto all’interno del mondo del quale fai parte. Il successivo passo per diventare la nota influencer che sei oggi sui social e sulle varie piattaforme internet, lavorando per i più importanti Brand del mercato italiano, è stato breve ed efficace.
Detto questo, Katia, per iniziare la nostra conversazione, vorrei che fossi tu a presentarti ai nostri lettori. Chi è la modella e influencer Katia Ferrante?
“Ciao Andrea, sono Katia, nasco come modella per lingerie e costumi, passo poi qualche anno in TV prima su Rai2 e poi su Italia1, non abbandonando mai il mio mondo, quello della fotografia che amo molto, sia come fotomodella da fotografare che come fotografa. Da queste mie esperienze professionali nasce poi il mio Blog e il mio canale Instagram“.
Puoi spiegarci Katia, in poche parole, chi è oggi quello che viene definito Influencer dei più importanti Brand del lusso e della moda in genere?
“Una persona ben seguita e stimata dai suoi follower online… è certamente meglio se queste persone appartengono al target del brand che rappresento… L’Influencer può già essere un Brand Ambassador. Io quando ho iniziato questa professione, sono stata reclutata da diversi brand proprio come Brand Ambassador, ovvero una figura rappresentativa che con la sua immagine pubblica dà visibilità social a quel particolare brand. Nel tempo si può anche diventare icona di style grazie a delle belle foto, sempre mantenendo un tema preciso, con outfit sempre ricercatissimi e location da sogno… La professione di Influencer penso che non sia un lavoro per tutti … Quello che si vede è soltanto una minima parte del lavoro che c’è dietro le quinte“.
Quali sono secondo te le qualità e le competenze che deve possedere una persona che volesse fare la professione di influencer?
“Ovviamente ottime competenze relazionali on e off line Moltissime sono anche le competenze tecniche, del così detto dietro le quinte. Non è solo un lavoro figo a vedersi, ma c’è bisogno di avere moltissime competenze e informazioni sempre aggiornate sui cambiamenti e gli algoritmi di ogni singolo Social… sono tutte cose che cambiano molto velocemente. Oggi i canali social, internet, hanno davvero cambiato il nostro modo di vivere e di relazionarci. Da questa evoluzione incessante io cerco sempre di trarne vantaggi e mai svantaggi“.
Ci racconti qualcuna delle tue esperienze di lavoro concreto perché il lettore si renda conto di quello che è questa professione? Come funziona il lavoro di influencer e come si sviluppa per chi ha centinaia di migliaia di follower? Quali sono i più importanti brand con i quali lavori?
“Lo sviluppo e la crescita professionali sono dati dalla mia costanza. Io ho iniziato a fare questo nel 2012, e sono ancora sul mercato ad alti livelli. Se sono lavoro ancora è perché sono sempre stata costante e determinata. Lavoro con tantissimi brand Wellness, soprattutto stranieri. Succede poi che molti nuovi brand che ancora non conosco, mi scrivano una e-mail, mi fanno i complimenti, mi scrivono che il mio profilo è in linea con la loro azienda, mi chiedono di fare una Story che li racconti in qualche modo utilizzando la mia creatività… poi può succedere che rimangano stregati, così mi scrivono che sono piaciuta e da lì parte tutto quello che poi diventerà lavoro vero, con un contratto e tutto il resto… Molte proposte ovviamente devo anche scartarle. Non sono tutte proposte di lavoro serie e professionali. Ecco perché questo non è un lavoro che possono fare tutti. I pericoli online esistono se non li vedi, se non hai l’esperienza di vederli in anticipo. Devi possedere anche esperienza sul campo, devi capire chi c’è dall’altra parte senza averlo mai visto in faccia. È un mondo dove ci sono persone per bene, ma anche pieno di tantissimi ciarlatani. Io ho imparato a selezionare tutte le proposte che ricevo, e riesco sempre a fare le scelte migliori. È chiaro che oggi ho molta più esperienza di quando iniziai sei anni fa. Questo mi aiuta moltissimo. Competenza ed esperienza sono le qualità che un buon Influencer deve possedere“.
Secondo te Katia, quali sono i punti di forza per avere successo nella professione di Influencer?
“Essere ben organizzata. Poi serve essere supportata, non solo dai tuoi utenti-follower che ti seguono su Instagram e che ti leggono sul blog. Servono persone capaci, competenti, un piccolo team di collaboratori, che ti aiutino nel tuo lavoro, perché altrimenti da sola non puoi farcela a fare tutto. Vai agli eventi che ti interessano di più, che sono in linea con il tuo argomento e target, poi scatti foto, post, produci gli scatti migliori, li posti, e scrivi il testo… tutto questo quando magari devi anche curare le public relation e non puoi certo farlo con un pc e uno smartphone in mano e con il collo ripiegato per la stanchezza e la tensione… Il rapporto personale è un aspetto a cui io tengo moltissimo. Spesso davanti a una foto in più o un post in più, preferisco essere presente all’evento e parlare anche con le persone dal vivo“.
I punti di debolezza invece?
“Se non ti tieni costantemente aggiornata e al passo i cambiamenti e con l’evoluzione delle tecnologie, rischi di ritrovarti sotterrata…” (sorride)
Com’è che hai iniziato a fare questo lavoro? Quando hai iniziato e come è scattata la molla?
“Appena diciassettenne partecipai alle selezioni per Miss Italia. Come ho detto all’inizio della nostra chiacchierata, nasco come valletta TV di Rai2, appena ventenne, poi da lì è nato tutto… È successo che alcuni giornali hanno iniziato a parlare di me, poi c’è stata l’uscita del mio libro, diversi servizi fotografici importanti, è così creai il mio primo blog… e poi tante partecipazioni ad eventi vari, anche a livello internazionali“.
Oggi chi si rivolge all’Influencer? Chi sono i brand che reclutano Influencer? E quali i loro reali obiettivi?
“L’obiettivo del brand è quello di divulgare al massimo il loro slogan, che rappresenta l’identità del loro brand, della loro casa… e vogliono che diventi conosciuto in rete, sui social… soprattutto fra i Brand Ambassador e i micro influencer… e di conseguenza spingere la comunicazione attraverso gli Influencer fino ad arrivare a migliorare la vendita dei loro prodotti. L’obiettivo è chiaramente quello di incrementare le vendite sul mercato“.
Chi sono invece le persone che chiedono agli Influencer consigli per le loro scelte? Dalla tua esperienza ovviamente.
“Gli utenti-follower ti scrivono in privato e vogliono sapere tutto di te. Ti chiedono anche cose personali, a volte sperano di trovare un’amica con cui sfogarsi e non parlare solo di vestiti, orecchini, profumi, viaggi, ma anche di tutto il resto… Sono persone comuni, persone normali…“.
Chi sono secondo te gli Influencer italiani più importanti e perché queste persone hanno successo?
“Mariano Di Vaio, Chiara Ferragni, Chiara Biasi. Sono Influencer che si distinguono da tutti gli altri, uno per la bellezza, una per la famigliarità con cui ci mostra i suoi passaggi di vita, l’altra per la semplicità con cui sorprende e incanta il pubblico”.
Quelli internazionali invece?
“Durante l’ultima Fashion Week milanese mi hanno scattato diverse foto per strada con alcune di loro, ma sono davvero tantissimi, anzi, all’estero sono ancora di più. Se guardi sul mio profilo Instagram mi vedi in alcune foto che passeggio con una di loro che è davvero famosissima…“.
Se una adolescente ti chiedesse cosa secondo te dovrebbe fare per diventare una influencer di successo, cosa le consiglieresti?
“Di studiare i nuovi media, di crearsi un notevole bagaglio culturale di settore, perché è necessario essere sempre preparati e sempre più preparati. Quello che sapevo io, quando ho iniziato nel 2012, oggi è già obsoleto, non serve più… Bisogna continuamente studiare, imparare, e non fermarsi mai. Lo dimostra il fatto che dopo 10 anni di abbandono degli studi universitari, li ho ripresi da poco… ho tanta voglia di imparare, di fare, di crescere e di migliorarmi, non voglio restare appesa ad aspettare l’occasione giusta che arrivi dall’alto. Le occasioni della vita bisogna crearsele giorno dopo giorno, con costanza e determinazione…” (sorride).
Dove possono seguirti i tuoi fan e i lettori di questo magazine? Quali saranno i tuoi prossimi appuntamenti sul web?
“Quasi ogni giorno io sono su Instagram e racconto le mie novità quotidiane. Sono quelli i miei appuntamenti. Il resto, chi lo sa? Si vedrà… questa è una società che ruota velocissima, non ti dà garanzie di nessun genere, solo il tempo che corre via è una certezza… quindi bisogna imparare ad impegnarlo al meglio senza perderlo! (sorride).
Posso dire un’ultima cosa Andrea? Voglio dire che questa bella intervista la dedico a chi mi ha sempre supportata, aiutata e a tutti coloro che mi stimano… ma anche a tutti coloro che mi hanno fatto perdere tempo prezioso… (sorride) Come vedi Andrea, sono sempre molto positiva, credo nel KARMA. Grazie per questa bella chiacchierata“.
Articolo con riferimenti bibliografici sulla figura dell’influencer: