Via ai lavori di riqualificazione di due fra i siti archeologici di maggiore prestigio in Sicilia.
Si tratta del parchi di Cava d’Ispica e di Camarina, entrambi in provincia di Ragusa, che saranno oggetto di differenti lavori, per un totale di 6 milioni di euro, che ne consentiranno una migliore fruizione turistica. Fra questi anche il restauro della necropoli di Baravitalla, che fa parte di Cava d’Ispica.
I lavori, già appaltati, sono stati consegnati oggi e sono stati possibili grazie ai fondi comunitari e ministeriali impegnati dall’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana.
«La valorizzazione delle nostre bellezze e soprattutto la possibilità di una migliore fruizione da parte dei turisti – evidenzia il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – sono priorità che questo governo sta portando avanti, certi che su questo fronte l’Isola può essere volano per uno sviluppo economico legato al turismo da incentivare su più fronti, primo fra tutti quello culturale e naturalistico».
L’intervento al parco di Cava d’Ispica mira a riqualificare una delle aree culturali e paesaggistiche più rinomate del Sud-Est siciliano: ampliamento delle aree visitabili dai turisti, nuovi sentieri e vie di collegamento tra i monumenti; miglioramento dei percorsi di visita attraverso un sistema di indicazioni topografico-temporali, percorsi di visita virtuale e ricostruzione del ciclo pittorico della “Grotta dei Santi”. I lavori ammontano a poco più di un milione di euro.
Al Parco Archeologico di Camarina, invece, sono programmati lavori, per un importo di quasi 5 milioni, che comprendono la realizzazione delle antiche volumetrie, in particolare della stoà – una struttura costituita da passaggi coperti e portici, di forma rettangolare allungata e che presenta uno dei lati lunghi aperto e colonnato – individuata durante gli scavi. Appaltati anche un nuovo allestimento multimediale del museo archeologico e un restyling degli spazi espositivi. Sarà creato anche un sistema di realtà aumentata per dispositivi mobili che consentirà al visitatore di ricevere informazioni didattico-scientifiche relative ai punti di interesse.
«Una provincia, quella di Ragusa – aggiunge l’assessore dei Beni Culturali, Sebastiano Tusa – di straordinaria bellezza e di grande interesse archeologico e naturalistico. Un paesaggio naturale che attrae ogni anno migliaia di turisti che meritano un sistema di fruizione culturale di livello superiore. Un territorio che, lontano dai circuiti turistici classici, negli ultimi anni ha saputo conquistarsi un ruolo di primaria importanza e che con questa concreta azione vogliamo portare a livello di eccellenza».