Lunedì 1 ottobre, alle ore 17, l’Ars apre le porte alla cultura. Infatti, nella meravigliosa sala Mattarella si svolgerà per la prima volta l’evento presentazione spettacolo: “Laura L. Un silenzio durato cinquecento anni” di Sikelia S&V, romanzo a tinte gotiche intriso di mistero che si snoda su due epoche.
La regia è a cura di Sikelia S&V, acronimo degli autori del libro, registi e attori, Santa Di Natale e Vito Badalamenti. Lo spettacolo è stato organizzato dalle associazioni culturali Nord America Carini IOD di cui è presidente Maurizio Randazzo e Aria Art refuge international accomplices di cui è presidente Nicoletta Prestana.
Eccezionalmente il libro viene presentato con un’innovativa formula presentazione-spettacolo che mette insieme, teatro, canto e relatori. Un’idea già messa in pratica dall’autrice Santa Di Natale, regista drammaturga e attrice di teatro, che ha come scopo l’uso di una comunicazione dal forte potere suggestivo per arrivare al cuore dei relatori e predisporli a una relazione più fluida ed empatica.
A seguire si aprirà il dibattito con gli ospiti presenti, tra i relatori ci saranno la professoressa Loretta D’Antonio; project manager Katia Giordano e l’architetto Vincenzo Antonuccio che per la prima volta presenterà il progetto innovativo “Alla ricerca di Laura L” legato al libro.
Parteciperanno anche il deputato Saverio Romano, il vice commissario regionale dell’ UDC Ester Bonafede, il deputato regionale Vincenzo Figuccia e altri ospiti a sorpresa.
Saranno presenti numerosi attori e cantanti allo scopo di valorizzare le eccellenze siciliane tra i quali l’ospite d’eccezione Massimo Pupella in scena con “Laura L.“, Sasà Salvaggio, il compositore Giuseppe Corsale, Toty e Totino, Ignazio Mannelli e altre graditissime sorprese.
“Nella Carini arcana, viene intessuta una trama ricca di suggestioni fantastiche e verità storiche, poiché da sempre i carinesi credono, che il fantasma della sfortunata baronessa Laura Lanza di Trabia, si aggiri nel maestoso castello. La suggestione si spinge ben oltre l’immaginario collettivo del paese, tanto da affascinare Stefano, tenebroso docente di etnostoria di origini milanesi, il quale, vive e insegna a Palermo, spinto da un occulto destino e un fortunato trasferimento che accetta a causa della sua ossessione per Laura Lanza di Trabia, la baronessa di Carini.
Questa apparsa a lui in sogno quand’era appena adolescente, chiede di essere riscattata da un’immeritata infamia. Sandy, artista dalle insolite doti medianiche, decide di aiutarlo nella sua stravagante ricerca della verità, per questo contatta Ciccio, attore e storico carinese, il quale, ha improntato la sua vita sulla ricerca allo scopo di denunciare uno dei più antichi ed efferati femminicidi della storia, che fu travestito da delitto d’onore, in una criptica macchinazione, tra chiesa e istituzione.
Stefano tenterà di dimostrare come il pregiudizio possa rendere colpevole un innocente e condannarlo a morte. Tra sogni visionari che ricostruiscono taciute verità storiche e momenti d’inquietante tensione a causa di loschi figuri che si muovono nella notte per nuocere ai tre protagonisti, si apre un varco siderale in cui impera la figura del messinese Michelangelo Florio, in arte William Shakespeare per rivelare ciò che nessuno avrebbe mai potuto immaginare…“