Venerdì 5 ottobre, nella sede dell’Officina di Studi Medievali (Palermo, Via Parlamento n. 32) si terrà una giornata di studi su una delle migrazioni più caratteristiche della Sicilia medievale.
Si tratta dei cosiddetti “Aleramici”, cioè di genti provenienti dalla Marca aleramica, che si stendeva tra l’interno della Liguria e la parte meridionale del Piemonte, l’attuale Monferrato.
Una migrazione avvenuta a partire dalla fine dell’XI secolo in seguito alla politica matrimoniale del Granconte Ruggero nel corso della conquista normanna della Sicilia.
I migranti, venuti al seguito della contessa Adelasia del Vasto, terza moglie del Granconte Ruggero (nozze dalle quali sarebbe nato Ruggero II, fondatore del Regno di Sicilia) e di suo fratello Enrico del Vasto, si insediarono in una vasta area compresa tra le attuali provincie di Enna, Messina e Catania, da dove avrebbero scacciato gli abitanti di religione islamica.
Un insediamento di lunga durata che lascia ancora oggi notevoli tracce nelle parlate di queste cittadine, tra cui, per citarne alcune, Nicosia, Aidone e Piazza Armerina, vere e proprie isole dialettali settentrionali nel centro della Sicilia.
La giornata di studi, organizzata dall’Officina di Studi Medievali in collaborazione con il Centro Culturale piemontese “Marchesi del Monferrato”, si propone di analizzare questo fenomeno insediativo da molteplici punti di vista, da quello linguistico a quello storico a quello genetico. Farà da corollario alla giornata di studi l’esposizione di prodotti tipici piemontesi e siciliani.