“Elimi, Siculi e Sicani non sono nomi di popolazioni che emergono da polverosi cassetti, ma testimonianze essenziali di una Sicilia che vuole puntare sulla storia e sulla cultura per scrivere il proprio futuro. La nostra Isola è un libro con molte pagine ancora da scrivere, ma per farlo abbiamo bisogno di valorizzare il nostro patrimonio culturale. Troppa sciatteria c’è stata per decenni nelle politiche culturali della Sicilia. L’attuale governo regionale ha invertito la rotta, riservando la giusta attenzione ai beni culturali e dando anche la giusta rilevanza alla ricerca e al contributo degli studiosi”.
Lo ha detto questa mattina l’assessore regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, aprendo a Erice i lavori del Convegno internazionale “Oltre gli Elimi” organizzato dal Parco archeologico di Segesta.
“Il lavoro svolto in questi anni grazie alla passione e alla competenza professionale della direttrice di Segesta, Rossella Giglio, sta dando buoni frutti, restituendo nuove e interessanti scoperte in tutti i siti dove sono in corso feconde campagne di scavo, in collaborazione con università di tutto il mondo. Il mio auspicio è che la ricerca possa fornirci sempre nuovo e interessante materiale sui nostri progenitori e che il frutto di questo lavoro possa riempire le pagine diElymos, il nuovo quaderno edito dal Parco archeologico, al quale abbiamo affidato la narrazione della storia del territorio. E non è un caso che questa riflessione sugli Elimi avvenga proprio dal Centro Ettore Majorana di Erice, perché qui pulsa il cuore della ricerca scientifica”.