Tiene banco a Palazzo delle Aquile la sessione relativa all’approvazione del rendiconto 2017. Nelle ultime settimane diverse sono le questioni che sono state sollevate dal momento in cui il collegio dei revisori dei conti ha espresso parere negativo, evidenziando una serie di criticità legate anche e soprattutto alle società partecipate. Ma questo documento può essere approvato? Cosa accade se i consiglieri approvano il rendiconto? A quali responsabilità vanno incontro? A queste e altre domande ha risposto, a titolo personale, a ilSicilia.it Antonio Sciacchitano, noto commercialista palermitano e presidente del gruppo di studio revisione enti locali.
Secondo lei questo atto può essere votato?
“Intanto, attualmente al Comune di Palermo c’è un’anomalia, ossia la proposta di deliberazione per l’approvazione del rendiconto non contiene le controdeduzioni del ragioniere generale. La prassi dovrebbe essere che il ragioniere generale manda il documento alla Giunta per l’approvazione, quest’ultima approva e passa al segretario generale per l’acquisizione del parere, una volta acquisito, se favorevole, il ragioniere generale spedisce tutto al Consiglio comunale con la sua proposta di deliberazione“.
“Invece è accaduto che la Giunta ha approvato il documento, ha spedito al Consiglio comunale la proposta di deliberazione e il parere è arrivato dopo, quindi attualmente questa delibera non si può votare perchè non ci sono le controdeduzioni del ragioniere generale. Se l’atto deliberativo non prevede quest’ultima parte, ovvero le osservazioni del ragioniere che possono portare i consiglieri ad avere la consapevolezza dell’atto che approvano, motivando il loro voto e di cui si assumono tutte le responsabilità, come fanno a votare?”
“Ma credo che loro a questa fase non sono arrivati. Ritengo, dunque, che debbano rimandare indietro l’atto e chiedere al ragioniere generale di esprimere o un parere motivato dopo avere acquisito il parere dei revisori, o di rettificare l’atto proponendo un nuovo rendiconto che accoglie le criticità esposte dal collegio“.
“L’altra questione della quale non ho sentito parlare è quella relativa alla responsabilità dei soggetti che approvano il rendiconto con un parere contrario dato dai revisori. Chi lo vota se ne assume tutta la responsabilità, ovvero, quando i pareri sono favorevoli, la responsabilità viene assunta da chi esprime il parere, ma quando c’è un parere contrario, intanto ci devono essere delle motivazioni che oggi ancora non conosco, so soltanto che c’è una nota del ragioniere generale, che non è parte integrante della deliberazione, e questo è un altro elemento anomalo, e l’altra questione è che secondo me i consiglieri comunali dovrebbero chiedere un parere al segretario generale facendosi spiegare quali sono le responsabilità che loro si assumono se votano un atto così concepito“.
Quali le responsabilità a cui vanno incontro i consiglieri comunali se votano il rendiconto 2017?
“Si tratta di responsabilità patrimoniali, l’art. 42 del Tuel, (Testo Unico degli Enti Locali) è chiarissimo in tal senso. Tra le altre cose cita quali sono i casi di cui si devono assumere le responsabilità e tra questi c’è quello delle Partecipate, problematica presente nel rendiconto e che il Tuel individua come tra quelli più delicati, quindi, è uno di quei temi che se il consiglio comunale vota se ne assume le responsabilità”.
“Vanno incontro a responsabilità solo coloro che che votano l’atto, mentre sono esclusi da responsabilità coloro che si astengono motivando la loro decisione e coloro che votano in maniera contraria“.
A cosa va incontro la città di Palermo se dovesse passare questo bilancio?
“Siamo ancora in una fase in cui l’atto è all’interno del Comune, poi passerà alla Corte dei conti che a sua volta rilevate le anomalie può prendere la decisione di dichiarare il “dissesto finanziario”. Sicuramente con un parere contrario del collegio dei revisori la corte dei conti accenderà i fari per vederci chiaro prendendo le giuste precauzioni“.
Quali le possibili strade da percorrere?
“Per me la soluzione è che l’atto torni al ragioniere generale il quale deve verificare se queste criticità possono essere superate. Finora è accaduto che hanno passato la patata bollente al consiglio comunale, non tentando di trovare delle soluzioni, ovvero di rettificare ade esempio il rendiconto in modo che le criticità sollevate dal collegio siano contenute dentro un rendiconto modificato“.
L’ex assessore Abbonato incontra i revisori il 31 gennaio. Secondo lei è lecito che un ex assessore comunale al Bilancio prenda parte a un incontro del genere?
“Non mi esprimo sulla legittimità, ma secondo me è stato inopportuno, già per il fatto che Abbonato abbia in passato ricoperto la carica di assessore comunale al Bilancio e passando poi al controllo esterno facendo parte della Corte dei Conti. In realtà considero molto più gravi le dichiarazioni del presidente del Collegio Marcello Barbaro che ha raccontato della telefonata ricevuta dal Sindaco, mi chiedo come mai nessuno abbia fatto una denuncia alla Procura per queste minacce che Barbaro ha detto di avere ricevuto da Orlando“.
LEGGI ANCHE: