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Sanità, bando per l’accesso ai corsi, ‘Giovani Medici siciliani’: “Non siamo il bancomat della Regione”

giovedì 18 Ottobre 2018
università di palermo

Nello stesso giorno in cui i sindacati medici hanno dichiarato lo stato di agitazione per la situazione critica in cui versa la sanità siciliana, a causa dell’assenza di un disegno complessivo di riordino e di rilancio del Servizio Sanitario Regionale, che dovrebbe riguardare contestualmente tutti i comparti, incluse le cure primarie, è stato pubblicato il nuovo bando emanato dell’Assessorato per la Salute della Regione Siciliana per l’ammissione al corso regionale di formazione specifica di Medicina Generale per il triennio 2018/2021.

Prendiamo atto, con amarezza, che nonostante i ripetuti appelli rivolti all’Assessorato, è stata mantenuta l’iniqua tassa imposta ai giovani medici e destinata all’Ordine dei Medici e Chirurghi della Provincia di Palermo“. – affermano i Giovani Medici (SIGM) siciliani – “Se ciò non bastasse, è stata prevista la rinuncia alle selezioni per quanti nel frattempo siano risultati vincitori di concorso di specializzazione o per chi voglia concorrere presso altra Regione, senza tuttavia prevedere la possibilità di richiedere la restituzione del contributo versato in risposta al precedente bando, rivisitato alla luce dello stanziamento di borse aggiuntive a gravare su fondi individuati dal precedente governo nazionale di concerto con la Conferenza Stato Regioni ed utilizzati nel corrente anno su espressa richiesta dell’attuale Ministro della Salute“.

Non trattasi pertanto di un merito di cui si possa vantare l’attuale amministrazione regionale. Si è in presenza di un ulteriore segnale, laddove ve ne fosse bisogno, della mancanza di attenzione da parte dell’Assessorato per la Salute per il comparto delle cure primarie, nel quale si troveranno ad operare i giovani medici che conseguiranno il diploma di formazione specifica di Medicina Generale“.

Quello che dispiace è l’assoluta refrattarietà al confronto coi giovani medici siciliani da parte dell’Assessorato per la Salute, nonostante ripetuti appelli rivolti attraverso richieste scritte ed a mezzo stampa per accoglierne le istanze. Sembra che l’amministrazione regionale abbia scambiato per un bancomat i giovani medici siciliani!” – continuano i Giovani Medici (SIGM) siciliani – “Infatti, tale iniziativa infelice si aggiunge all’iniziale riduzione del numero delle borse di medicina generale (n. 110), rispetto al precedente anno (n.120), nonchè al mancato stanziamento di posti aggiuntivi regionali a gravare sui fondi regionali per l’accesso dei giovani medici siciliani alle scuole di specializzazione, – giusto quest’anno è stata estinta la dotazione del vecchio capitolo di spesa col quale venivano finanziati i residui contratti aggiuntivi su fondi ordinari della Regione – salvo la conferma, ad opera dell’Assessorato regionale per l’Istruzione e Formazione, del medesimo contingente di posti aggiuntivi, a gravare sul Fondo Sociale Europeo, già messi a concorso lo scorso anno dalla precedente amministrazione regionale”.

L’imposizione della singolare tassa di iscrizione, unico caso in Italia, è coincisa con l’affidamento all’Ordine dei Medici di Palermo della gestione del corso regionale di formazione specifica di Medicina Generale, deciso dal precedente governo regionale. Gestione che è stata, di recente, oggetto di attenzione da parte della Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana che, a seguito di una formale audizione, ha indotto la Scuola di formazione specifica di Medicina Generale, gestita dall’Ordine dei Medici di Palermo, a rimuovere il coordinatore didattico del polo di Catania. E dal carteggio ufficiale intercorso si è evinto, inoltre, come l’Assessorato per la Salute abbia richiesto all’Ordine di Palermo di produrre la rendicontazione delle spese affrontate per la gestione del corso del precedente anno, non ancora presentata a quel momento all’ente erogatore del finanziamento necessario a garantire lo svolgimento dei corsi.

A nome dei giovani medici aspiranti corsisti di medicina generale chiediamo l’autorevole intervento del Presidente della Regione, affinchè quanto versato in forma di tassa di iscrizione venga restituito a tutti i candidati, a cominciare da quanti presentino domanda di annullamento della partecipazione alla prova. Ribadiamo come l’introduzione di tale tassa di iscrizione, finalizzata ad ammortizzare le spese di organizzazione è incomprensibile ed inaccettabile, poiché, come era puntualmente scritto nel vecchio bando di concorso, tutti gli oneri finanziari relativi alla realizzazione del concorso e del corso sono a carico della Regione Sicilia che vi provvede con le quote del Fondo sanitario nazionale a destinazione vinco-lata a tale scopo assegnate annualmente dal Ministero della salute e quelle previste ai sensi dell’art. 1, comma 143, della legge 23 dicembre 1996, n. 662″ – incalzano i Giovani Medici (SIGM) siciliani – “In assenza dell’accoglimento della nostra richiesta, non ci rimarrà che concludere come la Sicilia non sia una Regione che crede nei propri giovani medici, al punto da indurli ad emigrare in terre più accoglienti“.

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