Nessun migrante a bordo della Open Arms era stato ricoverato una volta ricevuto il via libera allo sbarco in Sicilia, le loro condizioni erano infatti ‘discrete’ tanto che non era possibile escludere l’eventualità di un ulteriore viaggio verso la Spagna.
Lo sottolinea la difesa di Matteo Salvini, dopo le testimonianze di Vincenzo Asaro, dirigente dell’Asp di Agrigento salito a bordo nell’agosto 2019 e della dottoressa Cristina Camilleri (Responsabile Cta Dipartimento salute mentale di Agrigento).
Entrambi i testimoni sono stati chiamati dall’accusa. Va rimarcato che la Open Arms aveva rifiutato di sbarcare 39 persone a Malta e che i governi di Madrid e Roma avevano già dato disponibilità per mettere a disposizione navi alternative per facilitare la navigazione verso la Spagna. Matteo Salvini è difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno.