Normare per innovare. E’ l’obiettivo del disegno di legge del M5S “Normativa in materia di Sport”, prima firmataria Roberta Schillaci, presentato a palazzo dei Normanni, a Palermo.
Il provvedimento frutto di un lavoro di partecipazione dal basso, che ha coinvolto enti di promozione dello sport, federazioni, associazioni, società sportive, atleti e tecnici, ridisegna la disciplina regionale vigente che risale a trent’anni fa.
Il testo di legge, che si compone di 47 articoli, mira a una riorganizzazione generale del settore e rispetto al passato introduce una serie di istituti innovativi: dalle palestre della Salute a costo zero sul modello Emiliano, alle borse di studio per gli atleti più talentuosi fino alle misure di inclusione attraverso la pratica sportiva nelle periferie. E ancora il censimento degli impianti sportivi nei 390 comuni dell’Isola, i Parchi dello Sport, destinati alle attività motorie da realizzare in spazi pubblici comunali. E ancora la previsione convenzioni, per le squadre impegnate nei campionati, tra la Regione e le aziende di trasporto (aereo, marittimo, ferroviario e su gomma), misura finalizzata a ‘ridurre’ i costi per le trasferte, che rappresentano un vero e proprio tallone d’Achille per gli sportivi dell’Isola.
Il ddl introduce, poi, una disciplina specifica sull’uso delle palestre nelle scuole in orari extrascolastici, prevedendo la possibilità di affidare le strutture ad associazioni e società sportive che ne facciano richiesta, secondo i criteri indicati dalle disposizioni nazionali vigenti. Tra le novità anche: la Carta etica dello sport siciliano, (ossia un manifesto d’indirizzo che definisce i principi cui s’ispira l’attività motoria e sportiva in Sicilia e di contrasto agli illeciti sportivi e al doping, con campagne di sensibilizzazione e di formazione), la Consulta Regionale per lo Sport (un organo consultivo con compiti di programmazione, monitoraggio e ricerca, capace di rappresentare al meglio gli interessi e le esigenze degli operatori, atleti e utenti) e il riconoscimento del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), quale interlocutore istituzionale per lo sport dei diversamente abili nella Regione, con l’obiettivo, fra le altre cose, di garantire l’accessibilità e la fruibilità delle strutture sportive alle persone diversamente abili, abbattendo delle barriere architettoniche. Infine, poiché salute passa anche da una corretta alimentazione, una norma ad hoc, contenuta nel ddl, è dedicata alla promozione di piani alimentari personalizzati, in collaborazione con la Federazione Medici Sportivi Italiani (FMSI) per gli sportivi.
“Sono orgogliosa del percorso che abbiamo costruito con gli operatori del settore. E’ la prova che la partecipazione dal basso è possibile. E il M5S di questo ‘metodo di lavoro’ ne ha fatto la propria bandiera – dice Schillaci –. L’obiettivo di questo Ddl, sul quale auspichiamo la convergenza di tutte le forze politiche del Parlamento siciliano, è quello di normare innovando, il sistema dello sport regionale, disciplinato dalla legge regionale numero 8 del 1978”.
“Si tratta di una buona legge, che però oggi non risponde più alle esigenze del settore – aggiunge – E per queste ragioni una riorganizzazione è più che mai necessaria per le ricadute culturali, economiche, sanitarie e sociali, che la pratica sportiva assume per lo sviluppo .psico-fisico di ciascun individuo“.