Come funzionerà il reddito di cittadinanza? Si è parlato tanto della misura di sostegno al reddito proposta dal Movimento 5 Stelle e parte del programma del governo gialloverde. Non è ancora attiva, ma lo Svimez ha studiato il funzionamento che il provvedimento dovrebbe avere.
L’analisi dell’Istituto considera potenziali fruitori del reddito di cittadinanza i nuclei familiari con Isee da zero a novemila euro, sulla base di dichiarazioni dei redditi relative al 2016. In particolare, lo Svimez tiene conto che per le famiglie con due componenti l’ammontare medio possa arrivare a 1.092 euro, questo utilizzando la scala di equivalenza nell’ipotesi, usata come semplificazione, che i nuclei siano composti per il 50% da due adulti e per il 50% da un adulto ed un minore.
L’ipotesi tiene anche conto del fatto che il 50% dei nuclei familiari abbia la casa di proprietà, per cui al 50% dei nuclei va l’intero sussidio all’altro 50% il sussidio meno l’affitto figurativo di 280 euro. Come è noto, per quel che concerne le famiglie mononucleari il reddito di cittadinanza dovrebbe ammontare a 780 euro. Quando da Isee nullo si passa alle classi superiori, invece, si ipotizza una distribuzione normale per cui il reddito medio annuo è rispettivamente 1.500, 4.500 e 7500 euro e quindi il reddito mensile 125, 375 e 625. Il sussidio va a coprire la differenza tra reddito e soglia massima per ogni classe.
Non si tratta della prima simulazione dello Svimez sull’argomento. Da quella precedente, a livello nazionale, emergeva che il costo complessivo della misura sarebbe di circa 15-16 miliardi. In manovra i miliardi stanziati sono 8, al netto di un miliardo per i centri per l’impiego. I conti, insomma, almeno secondo i calcoli dello Svimez, per il momento sembrano non tornare.
In Sicilia
La Sicilia è la seconda regione, dopo la Campania (391.300 beneficiari stimati), per numero di nuclei familiari richiedenti, che dovrebbero accedere al reddito di cittadinanza: si parla di 342.800. persone.
Per quanto riguarda le province siciliane, è Palermo la capofila per potenziali richiedenti: nel capoluogo le famiglie stimate sono 100.800. A seguire, Catania, con un dato pari a 80.300 nuclei familiari. Poi Messina con 33.200 nuclei potenzialmente richiedenti, e Agrigento, a quota 27.900, Trapani con 26.900, Siracusa con 24.800 e Caltanissetta con 21.400. In coda a questa particolare classifica, Ragusa con 16.800 potenziali richiedenti il reddito di cittadinanza, ed Enna, fanalino di coda con 10.500 nuclei familiari.
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