Anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, “Piddino doc”, segue con apprensione le vicissitudini del Partito Democratico in Sicilia e non le manda a dire.
“Purtroppo in Sicilia si sta mostrando un modello di Partito che io non condivido e non voglio”, dice. Il riferimento è alle primarie e all’annunciata rinuncia a correre per la segreteria regionale da parte di Teresa Piccione che ha poi raccolto la solidarietà politica di altri esponenti e dirigenti.
“Purtroppo – continua Zingaretti – in Sicilia si sta mostrando un modello di partito che io non condivido e non voglio. Non hanno fatto votare le federazioni e quindi gli iscritti. Ci sono pesanti ingerenze illegittime da parte di altri partiti (Sicilia Futura, Forza Italia) sul nostro e su questo invito a reagire insieme e compatti”.
“Ci sono troppe decisioni sulle regole di svolgimento dei congressi, presi a maggioranza e poco rispettosi. Così non si unisce, si distrugge. E diventa quasi ridicolo dire di cambiare l’Italia se questo cambiamento – conclude – non avviene nemmeno nel nostro partito, che rappresenta oggi l’unica alternativa di governo credibile”.
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