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Un gruppo di lavoratori ex sportellisti del comitato #gliinvisibili, giunto al terzo giorno di presidio davanti a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, ha annunciato la propria intenzione di trascorrere la notte di Natale in sit-in. Un gesto forte dettato dallo stato di disperazione vissuto da questa categoria di lavoratori, che ormai da quasi 5 anni attende di poter ritornare a lavorare. “A casa non abbiamo Natale – scrivono sul loro profilo Facebook – Abbiamo solo lacrime e sofferenza. Visi puliti e dignità”.
In un altro post, pubblicato sul popolare social network, puntano il dito contro il ministro del lavoro, Luigi Di Maio, e il governatore Nello Musumeci: “Se ci siete, battete un colpo. Aspettando Godot Buona Natale!”. Da loro si attendono risposte concrete dopo le promesse e gli impegni presi nei mesi scorsi.
La loro vertenza, infatti, si trascina da tempo e riguarda circa 1.800 persone, che negli anni passati si sono occupati dell’attuazione delle politiche attive del lavoro finanziate dai governi nazionali e regionali precedenti. Quando sono terminate le risorse la Regione li ha inseriti nell’albo unico dei formatori, nell’attesa di stanziare nuovi fondi e di far ripartire il settore. Inoltre, per sancire il loro diritto al lavoro sono state varate delle norme ad hoc, tra cui quella approvata nella primavera scorsa dall’Assemblea regionale siciliana che prevede la loro ricollocazione presso i Centri per l’impiego dell’Isola. Provvedimento concordato dal governo regionale con quello nazionale volto al potenziamento di questi uffici in vista dell’avvio del reddito di cittadinanza.
Da allora però nulla è cambiato, le speranze si sono affievolite facendo riemergere rabbia e scoramento.