Da un lato le 473 anime tratte in salvo oggi, dall’altro 355 già sbarcati su terra di Sicilia. L’esodo non si ferma e tra le cifre di questi numeri si leggono i 66 bambini e le 122 donne “moltissime delle quali in stato di gravidanza” e le tre salme. Oggi la Guardia costiera ha condotto cinque operazioni di soccorso in mare durante le quali ha trasferito sulle loro navi Diciotti e Gregoretti, sulla Cigala Fulgosi della Marina Militare e su un mercantile i 473 migranti e un cadavere. Erano a bordo di quattro gommoni e una piccola barca in navigazione di fronte la costa libica e sono ancora in mare. Sempre oggi sono state autorizzate le operazioni di sbarco, invece, dalla nave di Sos Mediterranee “Aquarius” che ha condotto a terra a 355 migranti di cui 66 minori, 232 uomini, 121 donne, molte delle quali incinte, e due salme. Provenienti dall’Africa sub sahariana e da altri Stati, i migranti sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia dalla Guardia Costiera e tradotti sulla Aquarius, che è arrivata al molo alle otto di ieri sera. Sono state fornite delle scarpe alle donne, ai bambini e agli uomini arrivati scalzi e delle coperture per la pioggia che questa mattina ha bagnato il porto, Gli uomini della questura di Trapani e Frontex hanno vigilato sulle operazioni, sulle necessità di ordine medico e sanitario e sui trasferimenti via terra verso l’hot spot di Milo e verso altre strutture di accoglienza sia siciliane che nazionali.