“No Palermo” non è solo è uno spettacolo, è un progetto che intende rappresentare la scena musicale off palermitana: un fitto sottobosco di gruppi e progetti individuali che spaziano dall’elettronica all’improvvisazione elettrica, passando per elementi di musica concreta, atonale, psichedelica, realistica attraverso declinazioni metal, punk, rock, electro e di varia altra contemporaneità. “No Palermo” è anche un album che racchiude trentacinque anni di una certa storia del fare musica a Palermo.
Sabato 10 dicembre, dalle 20, il disco verrà presentato al teatro Montevergini con l’esibizione di diversi artisti presenti nel progetto musicale: Il primo output è una compilation, in formato doppio LP in vinile, che racchiude 25 composizioni per altrettanti progetti, curata da Qanat Records, Brusio Netlabel e Almendra Music. Il disco è prodotto interamente “dal basso”, senza finanziamenti esterni e senza intermediazioni di società di crowdfunding o simili. Si tratta, al di là delle apparenti differenze, di un movimento musicale complessivo ben radicato a Palermo, e che anzi, assecondandone forse lo spirito artigianale della Città, costituisce una delle cifre artistico-espressive più originali e diffuse, radicata in una lunga tradizione di improvvisazioni dialettali, di teatro da strada e di babbìo.
Dalla “liberazione” ad adesso il Montevergini ha ospitato tantissime attività sociali, artistiche e culturali: proiezioni di film e incontro con registi (Davide Gambino, Davide Vigore, Salvo Cuccia, Riccardo Cannella, Ruben Monterosso, Federico Savonitto),
mostre fotografiche e di pittura, concerti, laboratori e spettacoli teatrali fino agli incontri con altre realtà sociali e politiche.
“Dal punto di vista politico nell’ultimo mese abbiamo avviato un percorso sul “neomunicipalismo”, partito con due giorni di incontri assembleari con L’Asilo di Napoli e che avrà come prossimo appuntamento un incontro con la Federazione Municipale di Base di Spezzano Albanese il 17 dicembre – commentano i ragazzi dell’Assemblea – in questi due mesi di liberazione siamo stati capaci di trasformare in fatti una proposta politica coraggiosa e inedita: avviare un processo di cura collettiva di uno spazio (il Montevergini) attraverso la partecipazione attiva dei cittadini e un modello gestionale orizzontale e partecipativo. Ancora oggi abbiamo tuttavia a disposizione soltanto una sala e pensiamo che sia assurdo che l’amministrazione continui a tenere chiuse le altre. Riteniamo che sia un danno erariale perchè si nega ai cittadini la possibilità di usufruire di un luogo che è un bene comune e che come tale andrebbe gestito, agli artisti si negano dei mezzi di produzione perchè le sale prove permetterebbero di preparare il lavoro artistico – concludono – Abbiamo scritto un regolamento d’uso civico del Montevergini. Aspettiamo un prossimo incontro con l’amministrazione, forti del fatto che stiamo andando nella giusta direzione e la partecipazione dei cittadini ne è la dimostrazione”.
All’ingresso sarà possibile acquistare il disco altrimenti si potrà versare una sottoscrizione libera (minimo 2 €). Sul palco del Montevergini Liberato, a partire dalle 20 si esibiranno: Dario Lo Cicero, Otopodo, Quindicidiciotto, Stasi, Fighting About Nervs, Your Noisy Neighbors, Giovanni Di Giandomenico e Aladin Ilou.