Non è certo una notizia che viene da una galassia lontana lontana, ma purtroppo da un mondo molto molto vicino. I sostenitori di Donald Trump stanno infatti sollecitando un boicottaggio dell’ultimo film della serie Star Wars, intitolato Rogue One: A Star Wars Story.
La campagna è iniziata con una serie di tweet da parte dell’attivista Jack Posobiec, che sosteneva che gli sceneggiatori avessero cambiato il film allo scopo di aggiungere scene che collegano il presidente Trump al razzismo. Lo sceneggiatore Chris Weitz ha detto che questo è, come presumibile, “completamente falso”, a prescindere dal fatto che lui e un altro scrittore abbiano twittato la loro opposizione verso il neopresidente. #DumpStarWars, l’hastag che accompagna questa “battaglia”, è stato retwittato 120.000 volte nelle ultime 24 ore.
In un video su Periscope, l’autore della campagna sostiene che gli scrittori abbiano affermato che l’Impero, nel film, “è un’organizzazione suprematista della razza bianca, come l’amministrazione Trump, e i ribelli stanno per sconfiggerli. Stanno provando ad utilizzare questo film per spingere le dicerie, che Trump sia un razzista.” La base delle rivendicazioni sembra essere una serie di tweet inviati da Weitz e dal collega sceneggiatore Gary Whitta.
Dopo la vittoria elettorale di Trump nel mese di novembre, Weitz ha scritto quanto segue: “Si prega di notare che l’Impero è un organizzazione suprematista (umana) bianca” a cui Whitta ha risposto: “Contrapposta ad un gruppo multi-culturale guidato da donne coraggiose.” Entrambi i tweet sono stati cancellati nella stessa giornata e Weitz ha poi chiesto scusa per aver politicizzato il film.