La Coldiretti ha condotto un’indagine, sviluppata dall’istituto Ixè, sulla spesa che un italiano medio dovrà affrontare per imbandire le tavole natalizie; si spendono in media 86 euro a famiglia e l’88% delle famiglie hanno scelto di consumare a casa propria o con parenti o amici. Solo il 10% ha scelto ristoranti, trattorie o pizzerie mentre un buon 2% l’agriturismo che si conferma essere la forma di ristorazione più vicina a quella casalinga.
Secondo l’indagine dell’associazione agricola, le tavole si arricchiscono soprattutto dei prodotti regionali tipici della ricorrenza: il panone di Natale in Emilia Romagna, u piccilatiedd’ in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D’Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazunìelli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata’ nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana e l’insalata di rinforzo in Campania.
Allargandosi alla tradizione prettamente, la Coldiretti sottolinea come spumante e frutta locale si dimostrino immancabili per le tavolate dell’89% degli italiani e come il panettone batta di misura nelle preferenze il pandoro.
“Anche se stravince la riscoperta delle tradizioni del passato, si assiste quest’anno – sottolinea la Coldiretti – all’affermarsi in Italia di un tocco di personalità per valorizzare le diverse tendenze, dall’autarchico all’hi tech, dal biodiverso al salutista, dall’etnico al green. E tra le importanti novità c’è la solidarietà con quasi un italiano su quattro (24%) che ha scelto di acquistare prodotti tipici dei territori colpiti dal sisma“.