Anche tre siciliani tra i premiati della quinta edizione del Premio Giorgio Ambrosoli. La cerimonia si terrà oggi al Piccolo Teatro di Milano. Promosso dalla famiglia Ambrosoli e da Transparency International Italia, sostenuto da Confcommercio – Imprese per l’Italia con il Patrocinio del Comune di Milano, della Camera di Commercio di Milano, l’adesione di Fondazione Rete Imprese Italia e del Piccolo Teatro di Milano e d’Europa, il Premio Giorgio Ambrosoli riconosce valore agli “esempi invisibili” di professionisti che si siano contraddistinte per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalita’, pur in condizioni avverse a causa di “contesti ambientali” o di improprie pressioni contro la legalità nel contesto in cui hanno operato.
Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato anche ai siciliani Franco Antoci, Paolo Borrometi, mentre una menzione speciale è stata conferita ad Emanuele Feltri.
Giuseppe Antoci, dal 2013 Presidente del Parco dei Nebrodi (Messina) e dal 2014 Coordinatore Regionale di Federparchi, la Federazione dei Parchi e delle Riserve Italiane, “fautore della creazione del Protocollo di Legalità per la tutela e la salvaguardia delle concessioni dei terreni degli enti pubblici e l’eliminazione delle infiltrazioni mafiose nei procedimenti di affidamento degli stessi”.
Paolo Borrometi, giornalista di Ragusa, fondatore e direttore della testata giornalistica online “La spia”. Le sue inchieste hanno riguardato in particolare il Comune di Scicli sciolto per mafia, il racket delle agenzie funebri e la stidda – nuova mafia nata proprio in quelle zone negli anni ’80.
Emanuele Feltri, invece, famoso alle cronache, per essere diventato “il pastorello che lotta contro la mafia”. Perito agrario, Feltri ha abbandonato la città per rilanciare attività di pastorizia ed agricoltura nella provincia di Catania. Feltri è in prima fila contro la mafia ed ha subito aggressioni ed intimidazioni per essersi opposto alle richieste estorsive dei racket.
“Il Premio quest’anno è riuscito a valorizzare al meglio attraverso i riconoscimenti quel senso intrinseco di consapevolezza di essere portatori tutti noi di valori morali e diventare in prima persona esempi etici fondanti per la societa’. – afferma Annalori Ambrosoli, Presidente del Premio – Siamo ricchi di figure dai profili mai banali e non urlati che diventano del corretto agire pur in situazioni difficili e anche mettendo a repentaglio la propria vita“.