Prendono il via a Marettimo, i festeggiamenti in onore di San Giuseppe, il Santo Patrono dell’isola che viene celebrato ogni anno il 19 marzo, data che coincide con l’occasione più importante in cui si manifesta il forte senso di appartenenza e di attaccamento alle tradizioni.
Si entra nel vivo della ricorrenza con la novena del 10 marzo, una recita di preghiere ripetute per nove giorni consecutivi al cospetto del santo, la cui effigie, oltre che in chiesa, viene incorniciata presso gli altari che le famiglie allestiscono nelle proprie case. Un momento particolare è anche la “scinnuta” dei Santi.
L’aria di festa anima il paese sin dalla vigilia quando, dopo l’alza bandiera con l’immagine del Santo, la banda musicale rallegra ogni via. La sera prima tutti assistono al rito della Duminiara in cui si fanno ardere tre cumuli di fascine di legna rappresentanti la Sacra Famiglia. Nel fuoco centrale, come vuole la tradizione, si bruciavano le vecchie barche al grido di ‘Evviva u Patriarca di San Giuseppe’, seguito da un corale ‘Vivaaa’.
L’indomani, nella piazza principale, si allestisce un palco addobbato con ramoscelli di mirto ‘a murtiddra’. Tutto è pronto per il momento più commovente della festa: il rito dell’Alloggiate rievocante la fuga in Egitto.
Il rito religioso, celebrato solitamente dal Vescovo di Trapani, è seguito dall’Ammitata di Santi, il tradizionale pranzo preparato per la Sacra Famiglia. La musica della banda accompagna, poi, un rito collettivo in cui si gustano pignolo, petra mennula, cubbàita di giuggiulena e cassateddre di ricotta, dolci tipici che per devozione vengono offerti dalle famiglie.
Nel pomeriggio si porta in processione sia la statua di San Giuseppe che quella di San Francesco di Paola, “Santu Patri”, e si distribuiscono tre panuzzi per ogni famiglia ricordando così quanto il Santo Patrono dell’isola sia protettore non solo dei lavoratori e della famiglia ma soprattutto, un tempo, anche dei poveri.
Sono giorni di gioia e coinvolgimento in cui sacro e profano si mescolano armonicamente. I tradizionali giochi, i pignateddi, u iocu antinna, a cursa i sacchi, i canti, i balli e gli spettacoli che allietano la serate, regalano a ciascun abitante dell’isola, e in particolare agli emigrati nella terraferma e all’estero, che quasi annualmente tornano per l’occasione, la consapevolezza del valore profondo che ha il legame con la propria terra.
Questo il programma delle manifestazioni:
Giovedì 9 Marzo, ore 17:30 Santo Rosario in onore di San Giuseppe.
Venerdì 10 Marzo, ore 17:00 Via Crucis. Ore 17:30 novena di San Giuseppe e Santa Messa.
Sabato 11 Marzo alle ore 18.30 “scinnuta” delle statue di San Giuseppe e San Francesco di Paola. Novena di San Giuseppe e Santa Messa.
17 Marzo alle ore 10.00 Giro bandistico per il paese. Ore 11.00 Alzabandiera, in presenza delle autorità, con l’effige di San Giuseppe. Ore 15.00 Giochi folkloristici in piazza. Ore 18.30 Cerimonia della ” Duminiara ” con l’accensione di tre falò votivi in onore di Gesù, Maria e Giuseppe. Ore 21.30 Spettacolo Musicale.
18 Marzo alle ore 10.00 Santa Messa in piazza. Ore 11.00 Cerimonia “dell’Alloggiate” e tradizionale pranzo in piazza offerto alla Sacra Famiglia. Ore 16.00 Rito della Processione della statue raffigurante “San Giuseppe” e “San Francesco di Paola”. Giochi pirotecnici
19 Marzo alle ore 8.30 Giro bandistico per il paese. Ore 10 Giochi folkloristici in piazza. Ore 15 Giochi folkloristici in piazza. Ore 21.30 Spettacolo Musicale e di varietà.
Il tutto è a cura del Comitato Religioso Festeggiamenti “San Giuseppe” Marettimo e della Parrocchia Maria SS delle Grazie, con il contributo del Comune di Favignana – Isole Egadi.